Don Uva, occorre riprendere la vertenza

“La Cisl Funzione Pubblica della Basilicata intende riprendere e sostenere con forza la vertenza Don Uva, poiché è assai elevato il malessere dei lavoratori del Centro di riabilitazione di Potenza, i quali vivono in condizioni intollerabili di lavoro e non ricevono neppure in busta paga la detassazione del 10% del salario accessorio, riconosciuto invece a tutti i lavoratori dei settori privati”. Lo afferma, attraverso una nota dell’ufficio stampa, il segretario generale della Cisl Fp della Basilicata, Giovanni Sarli, secondo cui “i contratti di solidarietà, stipulati a febbraio 2013, sono, infatti, da revocare poiché il personale si è notevolmente ridotto a causa dei pensionamenti intervenuti nell’ultimo anno, determinando una forte carenza nei servizi di assistenza ai circa 400 pazienti”. I carichi di lavoro sono, dunque, insostenibili, con gravi ripercussioni sui livelli delle prestazioni a favore dei pazienti. La Cisl intende, pertanto, riprendere con forza la vertenza del Don Uva, e chiede all’Assessore alla Sanità, di aprire immediatamente un tavolo di confronto con i sindacato presso la Regione. Non possiamo attendere tempi lunghi – sottolinea Sarli – per ottenere l’autonomia gestionale attraverso il fitto del ramo di azienda all’Asp, come previsto all’art. 15 della Legge Regionale n. 18 dell’8 agosto 2013. Alla Giunta Pittella si chiede, pertanto, di onorare gli impegni assunti dalla Giunta e dal Consiglio regionale precedente. Per tutti questi motivi, riteniamo che sia urgente che la Regione riprenda i contatti e le trattative con l’Amministratore straordinario della Casa Divina Provvidenza, prima che esploda nuovamente la rabbia e il malcontento dei lavoratori del Don Uva di Potenza”.