A Bologna La ragazza con l’orecchino di perla

“La ragazza con l’orecchino di perla è arrivata e con lei i capolavori del Seicento olandese in esposizione per la mostra allestita a Palazzo Fava e curata da Marco Goldin. Il Comune di Bologna augura buona visione a tutti i cittadini e dà il benvenuto ai moltissimi turisti che arriveranno in città per l’occasione.

Bologna è un’esperienza unica fatta di torri, portici, buon cibo, negozi, ospitalità ed atmosfera, ma soprattutto di Cultura.

I musei della città – la Pinacoteca, i civici, gli universitari e naturalmente il percorso di Genus Bononiae – custodiscono un patrimonio di capolavori straordinari e il tessuto culturale è vitale e attivo durante tutto il corso dell’anno. Cinema, teatro, concerti e occasioni di intrattenimento culturale  non mancano mai.  Bologna è Cultura.

Nel ringraziare Genus Bononiae per avere offerto a Bologna un’altra occasione per distinguersi nel panorama culturale internazionale, riportiamo le parole de suo presidente:

“Sabato 8 febbraio è il giorno di apertura al pubblico della mostra “La ragazza con l’orecchino di perla. Il mito della Golden Age. Da Vermeer a Rembrandt”.

Dalle 9 la più famosa opera di Johannes Vermeer e altre 36 tele appartenenti all’epoca d’oro della pittura fiamminga – fra le quali ben quattro dipinti di Rembrandt – potranno essere ammirate, finalmente “dal vero”, nelle sale di Palazzo Fava aperte al pubblico.

Finisce quindi un’attesa che a tratti è apparsa spasmodica, certamente “appesantita” da contenuti che poco hanno a che vedere con l’alto valore artistico e il conseguente richiamo della mostra, che sono i motivi principale per cui Fondazione Carisbo e Genus Bononiae Musei nella Città la hanno fortemente voluta a Bologna.

E’ altrettanto vero che esporre per la prima volta in Italia, sotto le Due Torri, i quadri più preziosi del famoso Museo Mauritshuis dell’Aia ed in particolare La ragazza con l’orecchino di perla di Vermeer è senza dubbio un grande progetto, una sfida per la città, che rimarrà ancora a lungo al centro del dibattito artistico e culturale e offrirà soprattutto l’occasione a molti turisti italiani e stranieri di visitarla.

Fin dall’inizio Genus Bononiae ha voluto arricchire ulteriormente l’offerta artistico-culturale dei propri Palazzi, anche in collaborazione con altre Istituzioni cittadine, realizzando un programma che per tutta la durata della mostra, quindi fino al 25 maggio, accompagnerà i visitatori che vorranno scoprire altri tesori della nostra città, ovvero assistere ad altri eventi artistici ben collegati alla mostra principale.

L’auspicio è che, anche grazie a questa mostra, Bologna riscopra e riviva gli eventi, le grandi figure, le passioni e le virtù che l’hanno caratterizzata nei secoli e che l’hanno portata ad assumere un ruolo di grande rilievo nella storia d’Europa.

L’augurio è anche che la mostra rappresenti una sorta di nuovo inizio per la comunità locale, perché sappia far tesoro dell’opportunità offerta e ritrovare la sua vocazione di protagonista nel dibattito culturale italiano e europeo”.

E’ quanto scrive in una nota Fabio Roversi Monaco, Presidente Genus Bononiae Musei nella Città.