Occorre riorganizzare servizi maternità a Villa d’Agri

“La tragica morte di una neonata avvenuta oggi nel punto nascite del presidio ospedaliero di Villa d’Agri, insieme all’iniziativa immediata dell’assessore alla Salute Flavia Franconi che ha sollecitato un rapporto dettagliato su quanto accaduto, ripropone il tema della riorganizzazione dei servizi maternità-ginecologia nell’ospedale di Villa d’Agri come richiesto dai cittadini con una petizione che ha ottenuto l’adesione di oltre un migliaio di persone”. Lo afferma la segretaria regionale di IdV Maria Luisa Cantisani secondo cui “è necessario ridare fiducia subito alle donne della Val d’Agri in attesa di parto ed evitare che si allunghi la mobilità ospedaliera verso altre regioni limitrofe persino per il parto. Non è più sufficiente come ha fatto il precedente Assessore alla Salute Martorano – ricorda Cantisani – che la Regione si impegni per la deroga da parte del Ministero sul vincolo dei volumi per salvaguardare il Punto nascite (il Ministero prevede minimo 500 parti l’anno contro i 242 registrati nel 2011). E’ invece necessario, come chiesto con la petizione, la contemporanea attivazione di tutte le misure complementari a tutela delle gestanti previste dall’Accordo tra il Governo e le Regioni. In una zona soggetta a calo demografico – continua la segretaria di IdV – il diritto alla maternità come le nascite vanno garantiti non solo tenendo aperta la struttura ospedaliera che vive da tempo anche una situazione di carenza di medici pediatri”.