Genova, Guido Rossa un esempio da ricordare

35 anni fa Guido Rossa, operaio, sindacalista, iscritto al Pci, venne ucciso da un commando delle Brigate rosse. Per la lotta al terrorismo quello fu un momento cruciale. Lo ha osservato, nell’orazione ufficiale, il sindaco di Genova Marco Doria, ricordando come quell’omicidio fece accrescere la consapevolezza e la mobilitazione del popolo italiano, decisive per sconfiggere il terrorismo. A ricordarlo i testimoni di ieri e gli alunni e gli studenti con le cartelle sulle spalle, a cui il sindaco Marco Doria si è particolarmente rivolto. “Sono stati due gli elementi decisivi che portarono alla sconfitta del terrorismo, che negli anni ’70 insanguinò il paese: il lavoro, importante, che magistratura e forze dell’ordine furono capaci di fare e la mobilitazione del popolo italiano, che con l’omicidio di Guido Rossa disse basta, isolando i terroristi. I momenti di dolore e violenza in quegli anni sono stati molti, di attacco alla democrazia, ai principi della libertà e della repubblica”. Il Sindaco ha quindi ripercorso le cronache dei tempi “nel 1969 l’Italia è sconvolta da un atto gravissimo, la bomba esplosa in un’agenzia di una banca in piazza Fontana, Da quel momento il nostro paese è stato flagellato dalle bombe, bombe sui treni, nelle piazze, fino alla strage della stazione di Bologna. Accanto al terrorismo delle bombe c’era un altro terrorismo che colpiva uomini delle forze dell’ordine, magistrati, dirigenti aziendali, con una continuità impressionante che rendeva la vita di chi viveva negli anni ’70 molto particolare. Erano anni di cambiamento e di speranza su cui si è abbattuta un’ondata di violenza inaudita”. “Guido Rossa aveva deciso di impegnarsi personalmente per il miglioramento del paese. Sapeva che questo paese aveva già acquistato molto in termini di libertà e democrazia, valori che voleva difendere. Non si sentiva un eroe, gli sembrava doveroso schierarsi contro il terrorismo Era un uomo riservato, venne ucciso all’alba, mentre andava a lavorare in fabbrica. Quell’omicidio fu la molla per dire basta Il sacrificio di uno è diventato un simbolo importante, come i giudici Falcone e Borsellino lo sono stati nella lotta alla mafia. Guido Rossa lo fece da cittadino impegnato”. L’impegno di Guido Rossa è stato anche al centro degli interventi di Simone Leoncini, presidente del municipio centro est, Maria Carla Italia assessore municipale e Cinzia Rinaldi, presidente Anpi Oregina, che hanno preceduto l’orazione di Doria. Presenti alla cerimonia i rappresentanti delle forze dell’ordine, il Prefetto di Genova Giovanni Balsamo, il Procuratore Generale Vito Monetti, l’assessore a legalità e diritti Elena Fiorini, gli studenti delle Scuole Comprensorio Lagaccio e Gastaldi e la rete che raccoglie le 12 associazioni del quartiere (tra le altre Anpi Oregina, Combattenti, Pensionati di Oregina, Riunda, Cacciatori Castellaccio, Quartiere in piazza, Spi Cgil Oregina, le Vespertine).