Firenze, prevenzione del disagio degli adolescenti a Palazzo Vecchio due seminari

Offrire strumenti ad insegnanti e famiglie per affrontare e prevenire il disagio dei bambini e degli adolescenti. È questo l’obiettivo del corso di formazione promosso dalla Fondazione Internazionale Verso l’Etica (FIVE) in collaborazione con il Comune: oggi nel Salone de’ Dugento di Palazzo Vecchio il primo appuntamento riservato agli insegnanti con la partecipazione dell’assessora all’educazione Cristina Giachi, sabato prossimo sarà la volta dell’approfondimento dedicato ai genitori. “Viviamo un tempo molto ricco di opportunità ma che rappresenta anche una sfida continua alla nostra fragilità e soprattutto a quella dei ragazzi – ha sottolineato l’assessora nel suo intervento – . La violenza cui assistiamo ogni giorno, da quella di genere agli episodi di bullismo fino a casi più gravi, ha origine anche in questa fragilità strutturale dell’essere contemporaneo. Per questo ogni occasione per riflettere su questi aspetti e lavorare per trovare strumenti per affrontare le situazioni con cui abbiamo a che fare quotidianamente sono preziosi. I due appuntamenti proposti da FIVE insieme all’Amministrazione vanno appunto in questa direzione”. In dettaglio si tratta di un corso di formazione gratuito in “Etica delle relazioni umane” dal titolo “Orientati ad essere”: è dedicato a insegnanti e genitori che si trovano ad accompagnare bambini e adolescenti nel loro percorso di crescita nell’ottica di creare una rete educativa integrata e mira a fornire gli strumenti utili a sviluppare un’intelligenza sociale e a migliorare le dinamiche relazionali. La scuola è per eccellenza il luogo di crescita delle persone, dove gli studenti vivono una maturazione sia cognitiva che emozionale, acquisiscono una consapevolezza critica e un senso di responsabilità. Se l’attenzione è tuttavia da sempre stata rivolta alla crescita intellettuale, oggi va rafforzato il compito della scuola nell’apprendimento sociale e relazionale per la formazione di cittadini attivi. Oltre alla conoscenza l’individuo ha bisogno di essere aiutato a scoprire il valore di sé stesso e della realtà che vive. Molti giovani soffrono di una carenza di essere e la scuola non riesce a dare una risposta adeguata in questo senso. La conseguenza è uno stato di disagio interiore che si può tradurre in conflitti latenti o manifesti, in comportamenti disadattavi (come bullismo, abuso di sostanze ect), o anche nell’incapacità di assumersi responsabilità, di trovare il proprio ruolo e inserirsi nella vita attiva. Diventa quindi fondamentale poter offrire un percorso di orientamento all’essere che faciliti l’autonomia, l’indipendenza e che possa favorire lo sviluppo della responsabilità individuale e della consapevolezza di sé. Aiutando i genitori e il personale educativo a migliorare l’ascolto empatico degli stati d’animo, ad accrescere la propria capacità comunicativa e relazionale sviluppando il riconoscimento, l’accoglienza e il contenimento dei conflitti, sarà possibile aiutare i giovani ad esprimere la propria identità nella consapevolezza delle proprie potenzialità e risorse interiori. È per questo che diventa fondamentale una rete educativa integrata all’interno della quale insegnanti, genitori e tutte le altre figure educative dialoghino fra loro. “Eravamo sicuri della grande risposta degli insegnanti, ma ci ha stupito la risposta delle famiglie che già in 150 si sono iscritte al seminario di sabato prossimo. Una partecipazione che denota da un lato un bisogno di confronto e di strumenti per affrontare situazioni diffuse, dall’altro anche la consapevolezza di un problema che può essere un importante punto di partenza per fare insieme un lavoro che aiuti i ragazzi a diventare adulti capaci non solo di realizzarsi come individui ma anche di costruire relazioni civili e sociali vitali. Un tessuto relazionale attivo e attento alla collettività rappresenta per chi amministra un formidabile aiuto a governare meglio” ha concluso l’assessora Giachi.