Triplice brutale omicidio a Cassano si segue la pista della droga

A trovare l’auto bruciata è stato un cacciatore che ha lanciato l’allarme. Si è accorto del mezzo in quanto si muoveva a piedi nella campagna alla ricerca di selvaggina.  Giuseppe Iannicelli era sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con l’obbligo di stare a casa dalle 8 di sera alle 8 di mattina. A dare l’allarme presentando formale denuncia di scomparsa dei tre congiunti è stato il figlio della vittima. I militari hanno iniziato le ricerche su tutto il territorio fino al macabro ritrovamento di domenica mattina.

Secondo le prime indagini svolte potrebbe essere legato ad una vendetta nell’ambito della criminalità che gestisce lo spaccio della droga l’omicidio di Iannicelli, noto alle forze dell’ordine per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, in passato aveva anche scontato una condanna ad otto anni di reclusione per reati di droga.

Dopo essere stato rimesso in libertà era stato sottoposto alla misura che prevedeva l’obbligo di non allontanarsi dalla propria abitazione dalle 20 alle 8 del mattino. Lo spaccio della droga appare, inoltre, l’elemento che lega le sorti di molti dei componenti della famiglia Iannicelli. Anche la moglie del sorvegliato speciale, infatti, è in carcere per droga, così come la figlia della coppia. I genitori del bambino di tre anni che è stato ucciso si trovano reclusi per gli stessi reati, mentre un’altra delle figlie del cinquantaduenne è da qualche tempo agli arresti domiciliari.