Potenza, consiglio regionale razionalizzazione risorse finanziarie

“Con l’approvazione del regolamento che riduce il numero delle Commissioni consiliari permanenti da cinque a quattro e con il dimensionamento della composizione degli Uffici di Presidenza delle Commissioni consiliari permanenti è ripreso a pieno ritmo il lavoro del consiglio regionale per contenere al massimo la spesa sia per gli organi politici regionali sia per il funzionamento della macchina amministrativa”. Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli, firmatario insieme con il consigliere regionale, Francesco Mollica (Udc), della proposta approvata. “Il fatto che questo provvedimento sia stato il primo ad essere stato approvato in questa legislatura rende ancora più significativo – sottolinea Cifarelli – il progetto di rigore e razionalizzazione delle risorse finanziarie che il gruppo del Partito democratico intende rimettere in moto. Quella di oggi è solo una tappa di un percorso di riduzione dei costi della politica e della istituzione avviata con lungimiranza nel dicembre 2012 dalla precedente legislatura e dal residente uscente, Vito De Filippo, che ha dato chiarezza alle norme riguardanti le spese in carico a ciascun consigliere regionale e alle relative indennità spettanti. Dobbiamo assolutamente continuare questo cammino come ci viene quotidianamente chiesto dai cittadini attraverso un’attività rigorosa e responsabile, fatta di meno parole e di più fatti. Dispiace che gli unici a non aver votato il provvedimento, nonostante i tanti proclami, siano stato i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle. Mi auguro che anche loro sappiano presto sintonizzarsi sulle reali esigenze di cambiamento espresse dall’intera comunità lucana”. “Altrettanto importante – continua il capogruppo Pd – il provvedimento con cui si fa chiarezza sui criteri di incompatibilità ‘con la carica di consigliere regionale, di componente della Giunta e di presidente della Regione, di colui che è parte attiva di una lite con l’ente’. Con questo provvedimento abbiamo parificato le responsabilità del consigliere regionale a quella dei consiglieri provinciali e comunali in modo tale che di fronte alla legge siano tutti uguali”.