Firenze, Registro unioni civili manca una legge così le coppie che scelgono di iscriversi

“In assenza di una precisa legge nazionale l’iscrizione al registro delle unioni civili resta solo un pezzo di carta dal valore simbolico o poco più. Tante coppie preferiscono non iscriversi perché allo Stato chiedono solo di potersi sposare. Un diritto elementare che in Italia ancora non è garantito per colpa delle battaglie di retroguardia di politici come Angelino Alfano, Vicepresidente del Consiglio e autorevole esponente del partito del quale fa parte anche Emanuele Roselli”. Così l’assessora alle pari opportunità Cristina Giachi replica alle dichiarazioni dell’esponente del centrodestra. “Nella fretta di difendere Alfano, contrario alle proposte di Matteo Renzi sui diritti civili – ha sottolineato l’assessora Giachi – il consigliere Roselli non ha approfondito l’argomento mostrando di non comprendere che il problema è la legislazione nazionale. Il valore del registro è soprattutto quello di un servizio ai cittadini. È un segnale che la città di Firenze ha voluto dare tra le prime ed è stato sicuramente sicuramente un buon punto di inizio per affermare e garantire pieni diritti a tutti i cittadini». «In assenza però di una legge – ha proseguito Cristina Giachi – l’iscrizione al registro non produce effetti pratici. Il Comune, però, non può sostituirsi al legislatore, al Governo e al Parlamento. L’obiettivo immediato da prefiggersi ora è proprio una legge sulle unioni civili”.