Limbadi, quarta edizione del Mese del fanciullo

I diritti e la dignità dei bambini, le ingiustizie sociali, i valori del cristianesimo che mettono al centro i più piccoli e la loro bellezza, la salvaguardia dell’ambiente, il valore della poesia e dell’arte, della musica e del canto, sono stati gli aspetti che hanno caratterizzato ancora una volta la quarta edizione del “Mese del fanciullo” che si è chiusa domenica 5 gennaio, a San Nicola de Legistis,  con un concerto che ha visto come protagonisti i componenti del l’orchestra di flauti e coristi  “Veipo Flute Choir”, diretto dal maestro  Verio Sirignano.

Ad organizzare l’evento la Parrocchia di San Nicola e l’associazione culturale Alighistos, in collaborazione con l’associazione musicale Amadeus di Palmi. Il Mese del fanciullo (6 dicembre, 6 gennaio), è stato aperto nella ricorrenza dei festeggiamenti in onore di San Nicola vescovo, protettore dei bambini, con il concerto di canti sacri della soprano Benedetta Larosa, accompagnata dal maestro Antonello Pontoriero. L’iniziativa prosegue il lavoro di promozione e di impegno per  l’affermazione e il riconoscimento dei diritti dei bambini, della loro dignità, dei valori umani e spirituali presenti nel messaggio evangelico. Durante il concerto è stato sottolineato il valore che contrassegna l’opera di divulgazione e di promozione per sensibilizzare la coscienza collettiva  ad avere più attenzione verso i diritti inviolabili dei bambini e più responsabilità etica e civile nei confronti del creato, che deve essere preservato dall’inquinamento, se si vuole che le future generazioni possano crescere in un ambiente più sano.

Durante il concerto sono stati eseguiti sia brani accompagnati dal coro che strumentali. In particolare il repertorio ha incluso autori come Saint-Saens,  G. Torelli,  Vivaldi,  Mozart, Rossini,  Hayden e Handel ( con arrangiamenti del maestro Sirignano) con scelta di brani tratti dalla produzione di musica sacra. L’orchestra si compone di 14 flauti con provenienze dalle diverse province, Vibo, Cosenza e Catanzaro, mentre i giovani coristi, nella maggior parte, sono espressione del conservatorio “Torrefranca” di Vibo. La “Veipo Flute Choir”, come ha ribadito il maestro Sirignano durante il concerto, è l’unica orchestra di flauti al mondo che si compone di un coro di cantanti lirici, e con il concerto dedicato al Mese del fanciullo, i musicisti hanno dimostrato di aver raggiunto un alto valore artistico, oltre al grande significato nel panorama musicale nazionale per la Calabria. La combinazione tra i flauti e il canto lirico ha creato una grande suggestione emotiva nei presenti, per il livello espressivo ed estetico che si è creato, e non è secondario considerare che la maggior parte dei flautisti e dei coristi sono molto giovani,  come è stato sottolineato sia dalla presentatrice Dolores Mazzeo che dal parroco don Francesco Pontoriero, intervenuto per illustrare i motivi profondi che hanno ispirato la campagna di promozione del Mese del fanciullo e la funzione della musica nella crescita interiore, sociale e spirituale del bambino.

Ad introdurre la manifestazione il presidente dell’associazione culturale Alighistos Nicola Rombolà, il quale si è soffermato sull’esperienza che ha contrassegnato l’istituzione del Mese del fanciullo e del progetto “Gli Apostoli dei fanciulli” (di cui è stato l’ideatore e il promotore), che rappresenta  un messaggio importante per una piccola comunità come quella di San Nicola de Legistis, ma che ha contribuito a dare voce a dei valori universali; esempio di come anche in piccole realtà si possono costruire importanti iniziative che hanno come punto di riferimento i principi umani, etici e spirituali, che non possono prescindere dalla responsabilità politica verso il futuro delle nuove generazioni, e che solo se si guarda ai bambini si possono aprire gli orizzonti e si può sperare di costruire un mondo più in armonia con i valori cristiani, come impegno per combattere contro le ingiustizie sociali e la violenza che contrassegna questo sistema che continua a provocare un crescente disagio, inquinamento dell’ambiente e malattie.   “A pagare – ha sottolineato Rombolà –  sono sempre i più piccoli e i ceti sociali più deboli, in quanto questo modello mediatico e produttivo privilegia non i sentimenti di solidarietà e di amore verso chi soffre, ma eleva a simbolo assoluto il linguaggio del dio-danaro, il successo personale, il materialismo, l’egoismo, l’individualismo, l’aggressività , l’ipocrisia, la disumanità, la manipolazione delle coscienze più fragili, la distruzione della vera cultura e la corruzione morale, facendo scempio del fondamentale cemento per costruire la fiducia in se stessi e negli altri, e distruggendo così il futuro dell’infanzia”.

Alla campagna per la difesa dei diritti del mondo dell’infanzia, partecipano diversi enti del mondo associativo e istituzionale, come la Banca di credito cooperativo di San Calogero, la Delegazione Vibonese di Italia Nostra, il Circolo Acli “San Nicola”, l’associazione culturale Alma Tellus, l’Unicef – Vibo Valentia. Questo impegno di promozione e di sensibilizzazione trova una risonanza più ampia in un altro progetto che nasce dall’esperienza del Mese del fanciullo, “Gli apostoli dei fanciulli”. Anche la quarta edizione si svolgerà alla Casa della cultura di Palmi, prevista  per domenica 19 gennaio (dalle ore 17,30), in collaborazione con l’associazione musicale “Amadeus” l’Amministrazione comunale di Palmi. Lo spirito del progetto, che ha un carattere itinerante, vuole portare a livello nazionale la voce del mondo dell’infanzia attraverso la testimonianza e l’impegno di tutte quelle persone che hanno lavorato nei diversi ambiti e lottato contro le ingiustizie sociali per difendere la dignità e i diritti dei più piccoli, per salvaguardare l’ambiente e creare le condizioni per una crescita armoniosa dei bambini, in particolare per quelli che vivono il disagio nelle diverse espressioni e forme.