Basilicata, prorogati bandi per imprese esistenti

Prorogati i termini utili per la presentazione delle domande di partecipazione agli avvisi “Delocalizzazione, ammodernamento e riqualificazione delle piccole e medie imprese esistenti” a valere sul Programma Operativo Val d’Agri Melandro Sauro Camastra e sul Programma Speciale Senisese. A seguito delle numerose richieste pervenute e al fine di dare risposte ai diversi portatori d’interesse che hanno palesato la volontà di partecipare ai bandi, la Giunta Regionale ha prorogato fino al 28 febbraio il termine ultimo per presentare la propria domanda di partecipazione in base alle modalità già esplicitate nel bando. “La giunta – ha commentato il presidente Marcello Pittella – ha ritenuto opportuno concedere maggiore tempo alle imprese che vogliano beneficiare di questa nuova occasione di crescita, nella consapevolezza che l’attuale momento di crisi richiede un supplemento di istruttoria per i nuovi programmi di investimento da parte degli operatori economici”. Gli avvisi sono diretti a sostenere finanziariamente gli investimenti, da realizzarsi nei 35 comuni afferenti al Programma Operativo Val d’Agri e nei 15 del Programma Speciale Senisese, volti a promuovere lo sviluppo competitivo e a valorizzare la produzione di beni e di servizi nei settori indicati nell’avviso. Due milioni e quattrocentomila euro la base economica a valere sul Programma Operativo Val d’Agri e 1.420.000 euro quella sul Programma Speciale Senisese per permettere l’ampliamento o l’ammodernamento di un’unità locale esistente, la diversificazione della produzione anche mediante prodotti nuovi aggiuntivi e la trasformazione sostanziale del processo produttivo complessivo, la creazione di un nuovo stabilimento produttivo. In quest’ultimo caso la possibilità è estesa anche alle imprese che non sono allocate nei comuni interessati ma che ritengono opportuno delocalizzare la propria attività nei comuni afferenti ai due programmi regionali. Nel dettaglio i bandi sono rivolti alle imprese, regolarmente costituite e iscritte alla Camera di Commercio, attive e con unità legale in Italia da almeno sei mesi. L’investimento complessivo non può essere inferiore a 20 mila euro e l’agevolazione massima concedibile è pari a 300 mila euro per il finanziamento delle attività economiche afferenti alla classificazione Ateco 2007. Numerosi i settori ammissibili, dalle attività manifatturiere alle costruzioni, dalla ristorazione ai servizi di informazione e comunicazione, dalle attività artistiche, sportive e di divertimento alle altre culturali, ad esclusione del commercio ambulante, dei programmi d’investimento mirati alla produzione di energia elettrica attraverso impianti alimentati da fonti rinnovabili che possono beneficiare degli incentivi e di quanto specificato nell’articolo 6 del bando. Nel dettaglio sono agevolate le spese per progettazione e studi, quelle connesse all’investimento materiale come l’acquisto del lotto o dei macchinari, e infine quelle legate alle spese per investimenti immateriali quali brevetti, consulenze, programmi informatici e per l’acquisizione di certificazioni.