Martina Franca, diossina nelle uova

Nelle uova martinesi emergono valori di diossine di 0,87, nonché 0,83 e 0,84 pg/gr (picogrammi per grammo) su materia grassa (circa il 50% del valore “limite di azione” di 1,75 pg/gr lipidi) e di Pcdd e Pcdf (Policlorodibenzodiossine e policlorodibenzofurani) di 0,87, nonché 0,47 e 0,22 pg/gr (rispettivamente il 50%, il 27% ed il 12% del valore limite di azione che impone indagini e procedure di risanamento). Sono tutti valori al di sotto dei limite di legge (gli alimenti possono essere liberamente commercializzati e consumati). “Ci sentiamo in dovere di chiedere alle autorità sanitarie – dichiara il presidente del Fondo Antidiossina, Fabio Matacchiera – di incentivare i controlli su tali alimenti poiché dalla letteratura scientifica si evince che i valori accettabili di fondo, per questi inquinanti, si attestano normalmente nel range 0,2-0,5 pg/gr, quindi abbastanza inferiori a quelli riscontrati nei campioni in oggetto”.

“Non si può escludere – afferma Matacchiera – che in altre aree limitrofe del territorio martinese, distanti anche oltre i 20 chilometri dal polo industriale jonico, questi congeneri si siano accumulati o si accumuleranno nel prossimo futuro nella sostanza organica animale in quantità maggiori”.