Firenze, visita a sorpresa dell’assessora all’educazione alla mensa dell’Andrea Del Sarto

Più controlli e più qualità. Ma anche maggiore attenzione all’appetibilità perché «se anche la mensa è un momento educativo i bambini devono essere contenti». Visita a sorpresa, questa mattina, dell’assessora all’educazione Cristina Giachi alla mensa della scuola Andrea Del Sarto, nel Quartiere 2.

I pasti arrivano dal centro cottura della Carducci, gestito dalla Cir Eudania, che ogni giorno ne garantisce, complessivamente, 2155. Gli istituti serviti sono la stessa Carducci (con 710 pasti al giorno tra scuola dell’infanzia e primaria), la Santa Maria a Coverciano di via Salvi Cristiani (475 pasti), la Giotto di via Luca Landucci (535 pasti), l’Istituto salesiano dell’Immacolata di via del Ghirlandaio (120 pasti) e, ovviamente, l’Andrea del Sarto (315 pasti fra infanzia e primaria).

La società di ristorazione che lo gestisce, dopo una gara d’appalto europea, è la Cir Food divisione Eudania che nella nostra città è presente quale gestore in altri otto centri cottura (di cui quattro gestiti in associazione d’impresa con altre aziende del settore). I pasti del menù sono preparati con derrate di filiera corta toscana (circa il 90%) e biologiche ( circa 80% dei prodotti).

“Abbiamo particolarmente a cuore la qualità del servizio mensa – ha aggiunto l’assessora all’educazione – e per questo la verifichiamo quotidianamente con il lavoro di un apposito ufficio comunale, fino a controllare che i cibi non vengano cotti con troppo anticipo rispetto all’orario in cui verranno consumati. Ogni anno, poi, l’ufficio predispone i menù e le tabelle dietetiche adottati dal servizio refezione dell’amministrazione. Io personalmente mi reco ogni settimana a sorpresa in una scuola diversa per mangiare con i bambini, valorizzare il lavoro del personale e sperimentare di persona i risultati della complessa organizzazione della refezione”.

Il Comune eroga giornalmente oltre 21 mila pasti. Circa il 10% di tali pasti viene preparato in centri cottura a gestione diretta nei quali sono presenti operatori comunali. Il rimanente 90% dei pasti è prodotto in centri cottura comunali a gestione appaltata affidate cioè a ditte di ristorazione a seguito gare d’appalto.

“I menù e le tabelle dietetiche – ha proseguito Giachi – sono preparati in collaborazione con gli esperti dell’unità operativa ‘Dietetica – servizio igiene pubblica’ della asl 10, della federazione italiana medici pediatri e dei rappresentanti dei genitori presenti nelle ‘commissioni mensa’, tenendo conto dei parametri nutrizionali indicati dall’Istituto nazionale della nutrizione”.

“Con le visite a sorpresa che sto effettuando in questi mesi – ha concluso Cristina Giachi – voglio verificare quanto i nostri cibi sono graditi ad alunni e studenti. La qualità è alta ma vogliamo che i nostri menu siano anche appetibili”.