Firenze, Seves non deve chiudere rappresenta un’eccellenza della manifattura

“La Seves di Firenze non deve chiudere. Lo stabilimento rappresenta un’eccellenza della nostra manifattura, un patrimonio di professionalità e competenze di qualità al quale non possiamo rinunciare e che vogliamo resti sul territorio”. Lo ha detto l’assessore allo sviluppo economico Sara Biagiotti, che questo pomeriggio ha partecipato alla riunione dedicata alle prospettive dello stabilimento Seves, convocata in Regione dall’assessore regionale alle attività produttive, lavoro formazione Gianfranco Simoncini con le organizzazioni sindacali di categoria, i rappresentanti della proprietà e un funzionario della Provincia di Firenze. “Abbiamo preso atto – ha detto l’assessore Simoncini a conclusione dell’incontro – delle informazioni forniteci dal rappresentante della società riguardo al percorso in atto: ovvero è stato definito e firmato un accordo per la ristrutturazione del credito fra banche, società e il Fondo Triton, percorso che dovrà portare alla cessione del gruppo in circa 6-8 mesi, dopo la conclusione di una serie di passaggi formali. Esiste dunque una certezza per quanto riguarda il percorso e la presenza di un acquirente. Prendiamo atto anche del fatto che, nel business plan che l’azienda ha elaborato, non è previsto un futuro per la sede fiorentina”. La Regione e le istituzioni, ha proseguito Simoncini, non condividono questa decisione. Chiedono ancora una volta e con forza un ripensamento, sostengono la richiesta dei sindacati di un tavolo nel quale venga loro illustrato il piano e il futuro della Seves di Firenze, nei dettagli. E rinnovano la volontà che venga trovata una soluzione condivisa per lo stabilimento. “Chiediamo all’azienda di farsi carico della ricerca di un investitore per Firenze – ha detto ancora Simoncini – e, per parte nostra, ci proponiamo di sollecitare la concretizzazione delle proposte di cui eventualmente venissimo a conoscenza, mettendo gli interessati in contatto con l’azienda”.