Firenze, Publiacqua la grana della morosità condomini

“Usare i milioni di euro di deposito cauzionale che potrebbero aiutare per recuperare tempo prezioso ed evitare così l’interruzione del servizio evitando di penalizzare chi è in regola con i pagamenti”. Questo quanto proposto dal consigliere del Nuovo Centro Destra Emanuele Roselli in una mozione dello scorso aprile scorso approvata dal Consiglio Comunale. “La questione della morosità degli utenti di Publiacqua è un problema serio e diffuso considerate le oltre 20mila utenze condominiali presenti in città. Il fatto è che c’è un triangolo perverso tra Publiacqua, le ditte recapitiste e gli amministratori condominiali che troppe volte penalizzano le famiglie che sono in regola con i conti. Ma è anche vero che una maggiore collaborazione tra questi soggetti eviterebbe molti disagi e soprattutto, in alcuni casi eviterebbe la sospensione del servizio – ha aggiunto il consigliere –. Il deposito cauzionale è superiore ai 3 milioni di euro con una media di 215 euro circa ad utente: dato che la morosità di poche decine di euro porta comunque all’interruzione del servizio (una volta decorsi i tempi di sollecito previsti dalla normativa) sarebbe opportuno utilizzare il deposito cauzionale a momentanea copertura del debito allungando così i tempi per contattare il soggetto moroso ed evitare di danneggiare gli altri condomini”. “Spesso è la buona volontà e la riorganizzazione di procedure interne che possono aprirsi a sinergie con altri soggetti operanti sul servizio a risolvere problemi che pesano come macigni sulle famiglie fiorentine: con l’acqua non si può scherzare, visto che nel 2012 erano state chiuse le utenze di ‘soli’ 76 condomini contro le 250 del 2013” ha concluso Roselli.

(fdr)

Segue il testo della mozione approvata dal consiglio comunale

Mozione n. 2182013 approvata dal Consiglio comunale Nella seduta del 22 aprile 2013 “Revisione procedure sospensione servizio idrico” IL CONSIGLIO COMUNALE • CONSIDERATO che l’acqua è un bene primario indispensabile non solo per la vita stessa delle persone, ma anche per altre azioni di prima necessità di ogni individuo; • PRESO ATTO che gli utenti di Publiacqua nel territorio comunale sono circa 52 mila e solo il 23% circa ha effettuato la domiciliazione bancaria; che nel caso venga scelta dall’utente permetta la restituzione del deposito cauzionale versato, più gli interessi maturati • CONSIDERATO che il nuovo Regolamento predisposto dall’Autorità di ambito prevede per morosità, dopo 20 giorni dalla data di scadenza della bolletta, l’invio di un sollecito di pagamento tramite raccomandata. Dopo altri 20 giorni dalla data di ricevimento della raccomandata (certificata dalla cartolina di ritorno) l’emissione dell’ordine di chiusura; • PRESO ATTO che le nuove disposizioni del regolamento hanno sensibilmente ridotto i tempi di contabilizzazione e al tempo stesso, i tempi di saldo da parte dell’utente che risulta occasionalmente moroso; • PRESO ATTO che Publiacqua considera e riconosce come singolo utente o la singola abitazione indipendente o l’intero condominio al cui interno risiedono numerosi nuclei familiari; • CONSIDERATO che la morosità di un singolo nucleo familiare residente all’interno di un condominio può provocare l’interruzione dell’erogazione dell’acqua a tutto il condominio (utente di Publiacqua) facendo ricadere la morosità del singolo su numerose altre famiglie; • PREMESSO che per deposito cauzionale si intende quella ‘caparra’ che tutti gli utenti di un servizio pubblico sono obbligati a versare nel momento in cui stipulano un contratto di fornitura; • PRESO ATTO che per l’anno 2012 i depositi cauzionali versati ammontano a € 3.481.320,92 e che il deposito medio ad utenza è di circa € 215,00; • CONSIDERATO che in numerosi casi Publiacqua si interfaccia sul territorio per molte utenze condominiali con ditte recapitiste che gestiscono la lettura dei consumi e le procedure amministrative e contabili; • PRESO ATTO che, da Regolamento, prima dell’interruzione del servizio l’ente gestore è obbligato ad effettuare una comunicazione tramite un cassettinaggio postale a mano per le utenze condominiali, con una lettera nella quale si espone il problema e si chiede di risalire all’utenza che non ha pagato – che Publiacqua non è in grado di riconoscere – e comunque di avvertire l’amministratore o il delegato condominiale; • CONSIDERATO che dopo il cassettinaggio, in mancanza di saldo della morosità dopo 15 giorni – se non si ricevono segnalazioni o notizie – viene emesso l’ordine di chiusura per tutti i condomini; • CONSIDERATO che nel 2012 più di 630 utenze sono state chiuse e, di queste, ben 76 erano condomini composti da numerosi nuclei familiari; • CONSIDERATO il ruolo rilevante del Comune di Firenze nelle politiche direttive dell’Autorità di Ambito; • CONSIDERATO che Publiacqua è una società partecipata del Comune di Firenze IMPEGNA IL SINDACO 1. A richiedere all’autorità di ambito di verificare le procedure regolamentari necessarie a facilitare il rapporto fra Publiacqua e i soggetti responsabili e coinvolti nel servizio. 2. In particolare si richiede a Publiacqua di provvedere, in caso di morosità, a comunicare almeno dieci giorni prima l’avviso di chiusura ai soggetti responsabili del servizio che lavora sull’utenza interessata da morosità. Tale operazione permetterà una maggiore efficienza del servizio per l’utenza finale poiché le parti interessate potranno verificare, senza allarmare l’utente finale, se la morosità sia ancora effettiva o che quanto dovuto sia stato nel frattempo saldato (nel caso ad esempio il pagamento effettuato non risulti ancora “visibile” nelle procedure contabili, tempi di accredito ecc.); evitare nel caso, inutili spese di cassettinaggio che ricadono comunque sull’utenza; ridurre al minimo eventuali situazioni di apprensione alle famiglie che si vedono recapitare l’avviso di imminente chiusura dell’acqua. 3. A sollecitare tramite l’ANCI, presso l’autorità per l’energia elettrica e gas la revisione del concetto di deposito cauzionale al fine di utilizzare lo stesso a copertura di eventuali morosità 4. A promuovere azioni per sollecitare l’applicazione del regolamento per la gestione delle utenze raggruppate Palazzo Vecchio 22 aprile 2013.