Basilicata, dibattito post elezioni nota di Giuzio
In merito alla recenti affermazioni circa i concetti di “ineleggibilità” e “incandidabilità” riferiti alle scorse elezioni regionali, l’esponente di Fratelli d’Italia Giuseppe Giuzio ricorda che “è opportuno precisare che in nessun caso si è parlato di incandidabilità ma sempre di ineleggibilità e, comunque, tanto l’incandidabilità quanto l’ineleggibilità, indicando un’incapacità elettorale assoluta, ovvero la carenza di un requisito soggettivo essenziale per l’accesso alle cariche, che preclude l’esercizio dell’elettorato passivo e rende nulla l’eventuale elezione, sono impedimenti all’instaurazione di un valido rapporto elettorale”. Per Giuzio, “da tutto ciò consegue che l’incandidabilità e l’ineleggibilità, sempre, incidono in senso preclusivo direttamente sulla posizione della candidatura e sono volte a tutelare il diritto di voto (art. 48 Cost.) e l’eguaglianza effettiva tra i competitori (art. 51 Cost.), postulando, soprattutto, la necessità di evitare situazioni in cui i titolari di determinati uffici possano servirsi per condizionare l’elettorato”. Giuzio, nella nota, fa riferimento alle “risentite dichiarazioni apparse sulla stampa dopo la denuncia fatta da Fratelli D’Italia sulle mancate dimissioni pre-elettorali dei candidati Gentilesca e Labriola, Sommessa, e Loguercio, che – secondo Giuzio – appaiano di difficile comprensione e gettano nello sconforto chi non vede alcuna utilità organismi” a cui sono preposti, “considerandoli un grave spreco di denaro, soprattutto, in un momento di ristrettezze economiche come non mai”.