Torino, l’assessore Pellegrino visita il Punto Giochi dell’Infantile Regina Margherita

L’attenzione al bambino malato è l’obiettivo principale del servizio Gruppo Gioco Ospedale all’Infantile Regina Margherita, gestito dall’Assessorato alle Politiche educative della Città di Torino. Questa mattina Mariagrazia Pellerino ha visitato la Bibliomouse, la biblioteca per ragazzi aperta a tutti i degenti, alle famiglie e al personale sanitario.

Il gruppo è composto da animatrici comunali che con la loro presenza costante e attraverso il gioco esorcizzano la paura, contribuendo a creare un’atmosfera più serena, a mantenere relazioni positive tra i piccoli, i loro genitori e la vita quotidiana lasciata fuori dall’ospedale.

Le animatrici curano le attività ludiche sia nelle sale, sia nei reparti per coloro che non possono muoversi. I ragazzi e i più piccoli possono dare spazio alla loro creatività realizzando marionette,  oggetti in pasta di sale o in gesso, produzioni grafiche, oppure assistere a spettacoli teatrali, musicali o lettura di gruppo. Non mancano le feste in occasione del Natale e del Carnevale.

Le  sale gioco allestite nei reparti chirurgici, in Nefrologia e Neuropsichiatria,  sono aperte dal lunedì al venerdì, in orari gestiti in collaborazione con le associazioni di volontari presenti in corsia.

L’ospedale infantile accoglie, nei vari reparti, bambini di tutte le età – dai neonati agli adolescenti. I periodi di degenza variano dal day hospital alle lunghe permanenze, che se la tendenza è quella di limitare al minimo indispensabile il tempo del ricovero.

L’intervento del Gruppo Gioco Ospedale si concretizza in specifici progetti: La Storia cancellapaura (si trasforma il materiale sanitario – abbassalingua, siringhe, guanti di lattice – in oggetti ludici, per mutare il timore e la diffidenza in conoscenza  scoprendone la loro utilità), Il filo di Arianna dedicato ai bambini con spina bifida, che devono  affrontare e combattere la sofferenza fisica e psichica con la pratica quotidiana del cateterismo (offre strumenti di gioco e informazione per stimolare il dialogo tra i compagni di scuola, gli insegnanti, le famiglie e per superare i limiti che la malattia impone come i meccanismi di dipendenza o la difficoltà di socializzazione), Supermed, Il colore prende il volo.

Bibliomouse è aperta dal 2001 e amplia i servizi di sala gioco offerti dal Comune di Torino. Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione e all’impegno dell’Azienda ospedaliera e della Città. Nel 1997 il Salone Internazionale del Libro ha donato un cospicuo numeri di testi.

La biblioteca è un servizio che promuove il prestito dei libri, quest’anno ne sono stati scelti 1873 (i volumi sono costantemente integrati grazie alle donazioni  dei pazienti) e la lettura. Leggere sollecita la creatività , aiuta a riposare, fantasticare, evadere dalla realtà, divertirsi e far divertire. Con la biblioteca itinerante il carrello carico di libri raggiunge quei reparti, come la divisione di Microcitemia o il Centro Trasfusionale, dove non sono previste attività di intrattenimento e  i piccoli ammalati  devono restare a letto.

Se l’arrivo in ospedale è sempre un momento di disorientamento e disagio, un intervento chirurgico crea ansia e paura. Nel percorso di umanizzazione, è sempre più sentita la necessità di curare attentamente l’informazione ai bambini e ai ragazzi  sottoposti a intervento programmato. Per loro sono stati pensati  i progetti Operazione in gioco, Play Hospital attività per semplificare l’informazione su tempi, ritmi e procedure legate all’intervento, per accompagnare in questa difficile esperienza i piccoli e i genitori.

Operazione in gioco, un percorso didattico-ludico rivolto ai bambini da 3 a 8 anni, coinvolge un gruppo di lavoro costituito da personale infermieristico e medico dei reparti di Chirurgia, Ortopedia, Urologia, Cardiochirurgia e insegnanti del Gruppo Gioco Ospedale. Viene proposta la realizzazione del libro Lasciati prendere per mano, un racconto scandito dalle fasi temporali e da cosa si deve fare dal ricovero alla dimissione e, per chi lo desidera,  un laboratorio  in cui i personaggi della favola Tamino e Stella ascoltano le paure, propongono giochi utilizzando materiale sanitario come elettrodi, calzari e camici verdi. Per i ragazzi è stato previsto un percorso multimediale interattivo Play hospital (realizzato con il contributo della Fondazione San Paolo).

Gli interventi sono stati estesi nei reparti di Oncologia, Ematologia, Centro trapianti e Day Hospital oncologico.

“Gruppo Gioco Ospedale si avvale oltre che delle educatrici comunali anche della preziosa collaborazione di associazioni di volontari e dell’apporto delle competenze del personale sanitario – ha sottolineato Pellerino -. Un impegno comune che produce un’esperienza educativa e di cura di qualità per aiutare le bambine, i bambini e le loro famiglie in un momento difficile”.