Firenze, celebrazione eucaristica solenne unita alla Messa in si minore di Bach

Domenica 5 gennaio 2014 alle 10.30 nella Basilica di San Lorenzo una solenne Celebrazione Eucaristica riunirà liturgia, musica e impegno civile, segnando la fine delle festività natalizie e l’inizio del nuovo anno. Sarà presieduta dal cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, e si avvarrà dell’esecuzione della Messa in Si minore BWV 232 di Johann Sebastian Bach, contrappuntata dal repertorio gregoriano per i dialoghi fra celebrante e popolo: raramente in epoca moderna la grande opera musicale di Bach era stata riportata nella sua funzione originaria, quella di accompagnare un solenne momento liturgico. Mario Ruffini dirigerà il Coro e i Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino, con i solisti Giulia Peri, Anastasia Boldyreva, Alfonso Zambuto e Gabriele Spina. Parteciperà la Cappella Musicale della Cattedrale di Firenze, guidata da Michele Manganelli, per i brani del repertorio gregoriano nel corso della liturgia, con l’aggiunta del Credo, non eseguito nella versione di Johann Sebastian Bach: l’imponente durata dell’intera opera ha indotto infatti a eliminarlo. L’eccezionalità dell’evento musicale sta nel fatto che l’esecuzione della Messa in Si minore di Bach nel contesto della funzione liturgica. L’unico modo filologicamente corretto è infatti riportare la Messa in Si minore nella liturgia, per la quale è stata pensata e scritta: l’anomalia è la prassi moderna di eseguirla nelle sale da concerto o nei teatri. Questa Celebrazione, in un contesto ancora natalizio in cui per la terza volta viene proclamato il Prologo del Vangelo di Giovanni: “In principio era il Verbo”, viene scandita dalla Messa in Si minore, composta dalle parti tradizionali della messa latina in cui Bach riversò tutta la sua profonda cultura teologica e la sua fede. Perciò l’esecuzione diviene come una meditazione in musica su quel “principio” che è Verbo, Parola, Carne, ma anche Suono e Armonia. Alla messa parteciperà un gruppo di detenuti della Casa Circondariale di Sollicciano, grazie a uno speciale permesso premio. Le due Letture che precedono il Vangelo saranno affidate la prima a una personalità della cultura, l’assessore Sergio Givone, la seconda a uno dei detenuti presenti. Una Celebrazione Liturgica che riunendo le più rilevanti forze del tessuto religioso, culturale e sociale di Firenze, segna un momento di eccellenza nel suo unire fede, musica e impegno sociale. Questo è il primo evento promosso, congiuntamente all’Ufficio Cultura dell’Arcidiocesi, dall’Associazione Onlus “La Pasqua di Bach”, nata con due vocazioni fondamentali: Musica e Liturgia / Musica e Carceri. Il tema “Musica e Liturgia” è centrale nella missione pastorale del Cardinale Giuseppe Betori, che ha seguito la nascita dell’Associazione impegnata fra l’altro a dare nuovi impulsi alla presenza della musica nella liturgia. Sul versante “Musica e Carceri” l’impegno è quello di realizzare un sogno: così come oggi il nome “Volterra” è sinonimo di “teatro”, l’impegno dell’Associazione è quello di portare il nome “Sollicciano” a diventare sinonimo di “musica”.Domenica 5 gennaio 2014 alle 10.30 nella Basilica di San Lorenzo una solenne Celebrazione Eucaristica riunirà liturgia, musica e impegno civile, segnando la fine delle festività natalizie e l’inizio del nuovo anno. Sarà presieduta dal cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, e si avvarrà dell’esecuzione della Messa in Si minore BWV 232 di Johann Sebastian Bach, contrappuntata dal repertorio gregoriano per i dialoghi fra celebrante e popolo: raramente in epoca moderna la grande opera musicale di Bach era stata riportata nella sua funzione originaria, quella di accompagnare un solenne momento liturgico. Mario Ruffini dirigerà il Coro e i Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino, con i solisti Giulia Peri, Anastasia Boldyreva, Alfonso Zambuto e Gabriele Spina. Parteciperà la Cappella Musicale della Cattedrale di Firenze, guidata da Michele Manganelli, per i brani del repertorio gregoriano nel corso della liturgia, con l’aggiunta del Credo, non eseguito nella versione di Johann Sebastian Bach: l’imponente durata dell’intera opera ha indotto infatti a eliminarlo. L’eccezionalità dell’evento musicale sta nel fatto che l’esecuzione della Messa in Si minore di Bach nel contesto della funzione liturgica. L’unico modo filologicamente corretto è infatti riportare la Messa in Si minore nella liturgia, per la quale è stata pensata e scritta: l’anomalia è la prassi moderna di eseguirla nelle sale da concerto o nei teatri. Questa Celebrazione, in un contesto ancora natalizio in cui per la terza volta viene proclamato il Prologo del Vangelo di Giovanni: “In principio era il Verbo”, viene scandita dalla Messa in Si minore, composta dalle parti tradizionali della messa latina in cui Bach riversò tutta la sua profonda cultura teologica e la sua fede. Perciò l’esecuzione diviene come una meditazione in musica su quel “principio” che è Verbo, Parola, Carne, ma anche Suono e Armonia. Alla messa parteciperà un gruppo di detenuti della Casa Circondariale di Sollicciano, grazie a uno speciale permesso premio. Le due Letture che precedono il Vangelo saranno affidate la prima a una personalità della cultura, l’assessore Sergio Givone, la seconda a uno dei detenuti presenti. Una Celebrazione Liturgica che riunendo le più rilevanti forze del tessuto religioso, culturale e sociale di Firenze, segna un momento di eccellenza nel suo unire fede, musica e impegno sociale. Questo è il primo evento promosso, congiuntamente all’Ufficio Cultura dell’Arcidiocesi, dall’Associazione Onlus “La Pasqua di Bach”, nata con due vocazioni fondamentali: Musica e Liturgia / Musica e Carceri. Il tema “Musica e Liturgia” è centrale nella missione pastorale del Cardinale Giuseppe Betori, che ha seguito la nascita dell’Associazione impegnata fra l’altro a dare nuovi impulsi alla presenza della musica nella liturgia. Sul versante “Musica e Carceri” l’impegno è quello di realizzare un sogno: così come oggi il nome “Volterra” è sinonimo di “teatro”, l’impegno dell’Associazione è quello di portare il nome “Sollicciano” a diventare sinonimo di “musica”.