San Venanzo, muore carbonizzato nel grande camino del suo casolare

Un quarantenne originario di Roma ha trovato una fine orribile dopo essere scivolato nel fuoco che era acceso in casa. All’origine dell’episodio parrebbe esserci un malore. Nonostante la gravità delle ustioni riportate è stato lo stesso uomo a chiedere aiuto. E’ riuscito a telefonare a un amico e dare l’allarme. Dopo aver chiamato, si è accasciato accanto al camino, con il corpo rovinato dalle fiamme che lo avevano avvolto.

Per il quarantenne romano non c’era più niente da fare. L’uomo giaceva accanto al camino con enormi ustioni in varie parti del corpo. Troppo gravi le ferite riportate per permettere all’uomo di sopravvivere. Gli operatori dell’equipe di soccorso non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del quarantenne. I carabinieri di San Venanzo hanno eseguito una serie di accertamenti per cercare di capire se a originare la tragedia sia stato un malore o l’uomo sia caduto nel camino per un incidente. A fornire ulteriori elementi agli investigatori sulle cause dell’orribile fine potrebbe essere l’esame autoptico.

LA vittima risiedeva da alcuni anni in uno dei tanti casolari di proprietà demaniale che negli anni Settanta erano stati oggetto di occupazione da parte di persone che molto tempo dopo conclusero un accordo con la Comunità montana per il riconoscimento del loro diritto di proprietà sugli immobili stessi. L’uomo viveva nel casolare di località Renari ormai da tempo.