Buona performance per l’Umbria l’11 il documento all’esame del comitato di sorveglianza

Lo stato di attuazione del Programma attuativo del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione  2007-2013 (PAR FSC) della Regione Umbria fa registrare una buona performance per quanto riguarda le attività di programmazione degli interventi. E’ quanto emerge da documento che l’11 dicembre, a Perugia, sarà sottoposto all’esame del Comitato di sorveglianza, che ha il compito di affiancare l’organismo responsabile della programmazione e dell’attuazione del Programma  per determinarne la qualità e l’efficacia. IL PAR è lo strumento programmatico con cui la Regione definisce la strategia di politica regionale unitaria di coesione, in coerenza con le indicazioni fornite dal Quadro strategico nazionale (QSN). Approvato dal CIPE nel 2009,  solo alla fine del 2011 ha ricevuto la disponibilità finanziaria del Ministero dello Sviluppo Economico ed è entrato nella piena  operatività nel 2012. La dotazione finanziaria iniziale di 253 mln di euro è stata progressivamente ridotta da diversi provvedimenti governativi fino agli attuali 191 mln di euro.

   Dal 2012 ad oggi – si evince dal documento – sono state attivate  tutte le procedure per l’avvio del Programma e,  per quasi tutte  le azioni previste,  sono stati resi operativi gli  strumenti  per l’individuazione dei beneficiari e per l’attuazione dei singoli interventi. Al 31 ottobre 2013 l’indice di programmazione (rapporto tra il valore delle risorse FSC previste nella procedure di attivazione avviate e il valore delle risorse FSC a disposizione del PAR) è pari al 66,3%. Indice che salirà al 94,6% se si considerano le procedure da avviare entro la fine del prossimo anno. Ad oggi, le procedure avviate sono 30, per un ammontare di risorse FSC di circa a 127 mln di euro, mentre  quelle che si prevede di avviare entro il 2014 sono 21 per circa 56 mln di euro.

   Il  livello di spesa complessivo al 31 ottobre 2013 degli interventi finanziati si attesta, rispetto alle risorse FSC al momento nella disponibilità regionale, al 14,5% per gli impegni giuridicamente vincolanti  e al 7,7% per i pagamenti. Ciò a causa delle modifiche in corso d’opera dovute sia  ai provvedimenti  governativi che si sono succeduti, che alla  decurtazione delle risorse messe a disposizione del Programma. Da segnalare che relativamente all’attuazione degli interventi sono stati già completati due progetti strategici che riguardano la realizzazione dell’Aeroporto regionale,  con  la costruzione della nuova aerostazione e di alcune infrastrutture di atterraggio,  ed il recupero economico e produttivo del sito industriale contaminato dell’ex Fornace di Scarca di Massa Martana, mentre è stato avviato il progetto di consolidamento della Rupe di Massa Martana.

Inoltre, sono stati emanati bandi ed avvisi e definiti piani nell’ambito di una pluralità di settori,   dalle risorse idriche, alla difesa suolo, ai rifiuti, biodiversità, beni culturali e ambientali, riqualificazione e rivitalizzazione aree urbane, ricerca e innovazione (imprese), inclusione sociale (servizi di prossimità per le famiglie), attrattività turistica, capitale umano, società dell’informazione e banda larga.

Il programma si articola in cinque Assi, declinati in diverse linee di azione. Il primo Asse  – Capitale umano e inclusione sociale – persegue il potenziamento della qualificazione del capitale umano e dell’inclusione sociale, al fine di migliorare l’occupabilità, la qualità e l’equità della partecipazione sociale.  Tre linee di azioni sono finalizzate ad arricchire le offerte formative e di istruzione di specifici  target di persone, in particolare per il conseguimento della prima qualificazione nella scuola dell’obbligo e per l’alta formazione,  e a sostenere strutture familiari con difficoltà nell’inserimento socio-economico, attraverso la  “Realizzazione di servizi di prossimità per le famiglie”.

Il secondo Asse – Sistema delle imprese e delle TIC – si propone di  rafforzare la qualificazione e l’innovazione delle imprese e di favorire l’accesso alle TIC attraverso l’abbattimento del “digital divide” e la modernizzazione della pubblica amministrazione. Le diverse linee di azione riguardano sia attività direttamente finalizzate ad aiutare le imprese ad innalzare i propri standard di offerta, sia l’inserimento delle imprese in sistemi di concorrenza e partenariato a più ampia scala competitiva, accanto ad attività destinate a garantire adeguate condizioni di servizio al sistema socio economico locale in termini di connettività e maggiore efficienza della pubblica amministrazione. Le linee di intervento riguardano il “Sostegno ai progetti di internazionalizzazione delle imprese e agli interventi di marketing territoriale”, il “Sostegno ai progetti di poli di innovazione”, al fine di favorire processi di ricerca nelle imprese socie dei poli di innovazione, e il “Sostegno a progetti aziendali di investimenti innovativi”. E’ inoltre previsto il  completamento dell’infrastruttura a banda larga e  la  “Realizzazione di procedure e servizi di e-government a sostegno del funzionamento della pubblica amministrazione”.

Il Terzo Asse – Tutela e valorizzazione ambientale e culturale –, che può contare su oltre il 55% delle risorse a disposizione (pari a 108 milioni di euro), si declina in cinque obiettivi operativi a cui corrispondono linee di azioni che affrontano le criticità legate alla salvaguardia e tutela ambientale per puntare   alla valorizzazione delle risorse naturali e culturali finalizzata a uno sviluppo del turismo sostenibile. Le linee riguardano la  “Realizzazione di opere per l’approvvigionamento idrico e per la raccolta e il trattamento delle acque reflue”, “Interventi per la prevenzione dei rischi idrogeologici e il ripristino di condizioni di sicurezza in relazione a fenomeni derivanti da situazioni di rischio idrogeologico”, “Interventi per il potenziamento della raccolta differenziata”, sia di carattere infrastrutturale che per l’organizzazione di servizi per la gestione del ciclo dei rifiuti, il “Recupero dei siti contaminati”,  la “Realizzazione di sistemi per la salvaguardia dei beni culturali”,  “Interventi per la tutela e valorizzazione della biodiversità e dei siti Natura 2000”, il “Potenziamento della tutela e valorizzazione delle risorse naturali e culturali anche ai fini del turismo sostenibile”.

   Il quarto Asse – Trasporti, aree urbane, insediamenti e logistica – è rivolto principalmente al rafforzamento dei collegamenti tra l’Umbria e i grandi assi di comunicazione nazionali e internazionali, al miglioramento del sistema dei servizi infrastrutturali a sostegno delle attività economiche nonché ad elevare la qualità della vita e l’attrattività del sistema insediativo urbano. I suddetti obiettivi trovano concretezza nella realizzazione in azioni che possono costituire una componente determinante per  conseguire cambiamenti strutturali nel territorio regionale, tanto che l’asse in questione assorbe il 22,78% della dotazione complessiva del PAR, pari a 43 milioni 500 mila euro. Nell’ ambito di questo asse le linee di intervento sono relative alla “Realizzazione dell’aeroporto regionale”, al “completamento delle piattaforme logistiche regionali e delle aree industriali” e ad “interventi per la rivitalizzazione e riqualificazione delle aree urbane e dei centri storici”, attraverso specifiche operazioni da realizzare nell’ambito di progetti integrati.

   L’Ultimo asse riguarda l’assistenza tecnica al fine di  fornire risorse e strumenti per l’attuazione e la gestione del Programma.

Il documento è consultabile nel sito della Regione Umbria www.regione.umbria.it nell’area tematica programmazione regionale e successivamente in programmazione negoziata.