Firenze, affidamento familiare il Comune alla presidenza del coordinamento nazionale

Il Comune di Firenze è stato eletto a Roma per la prima volta alla presidenza del coordinamento nazionale dei centri per l’affido familiare e automaticamente inserito nel gruppo di lavoro del ministero sull’argomento. “Si tratta di un bel riconoscimento per il nostro lavoro – commenta la vicesindaco Stefania Saccardi – e al tempo stesso un’occasione per portare avanti in modo ancor più diretto e significativo le progettualità di questo organismo. Da tempo l’Amministrazione comunale è molto impegnata nella promozione dell’affidamento familiare con risultati positivi. Sono sicura che il buon lavoro svolto in questi anni a Firenze potrà essere di stimolo anche a livello nazionale”. Istituito nel 1991 con la finalità prioritaria di coordinare gli interventi e sostenere la promozione della cultura dell’affido e dell’accoglienza a favore di bambini e ragazzi in condizione di disagio familiare, il Centro Affidi è diventato il punto di riferimento sul territorio in questo ambito. Il Centro Affidi accoglie le persone che si avvicinano all’affidamento familiare e predispone per loro percorsi di informazione e formazione sulle tematiche dell’affido; provvede alla conoscenza delle persone disponibili all’affidamento familiare attraverso un ciclo di colloqui psico-sociali finalizzata alla realizzazione di una banca dati delle disponibilità; individua la famiglia affidataria ritenuta maggiormente idonea rispetto alla richiesta di risorsa dei servizi; sostiene e accompagna le famiglie affidatarie prima, durante e dopo la conclusione dell’affido; programma azioni di sensibilizzazione e promozione dell’affido. Nel Comune di Firenze sono poco meno di cento (per la precisione 93) i nuclei familiari e/o le persone single che hanno dato la disponibilità ad avere un bambino o un adolescente in affidamento. Attualmente i minori in affidamento sono 67 di cui 50 residenziali (ovvero il minore vive in modo stabile con la famiglia affidataria incontrando periodicamente i genitori) e 17 in part time (il minore trascorre con gli affidatari alcuni giorni la settimana rimanendo a vivere con la sua famiglia). “Si tratta dell’accoglienza temporanea di un minore – sottolinea ancora la vicesindaco – e, proprio perché destinato a finire, si caratterizza come un atto di grande solidarietà e generosità”. Con l’affidamento si accoglie temporaneamente un minore proveniente da una famiglia in difficoltà, assicurando una risposta ai suoi bisogni affettivi ed educativi per il tempo necessario ad un cambiamento positivo nella sua famiglia di origine. Questo permette al bambino di vivere in un ambiente favorevole ed alla sua famiglia di avere del tempo per superare le proprie difficoltà. L’affido è quindi uno strumento di aiuto per la famiglia del bambino e una esperienza di solidarietà fra famiglie. Il Coordinamento Nazionale Servizi Affido (C.N.S.A.) si è costituito formalmente nel 1998 attraverso un accordo fra diversi enti pubblici, fra cui appunto il Comune di Firenze, con una serie di obiettivi: creare una sede permanente di riflessione e di confronto tecnico-professionale sulle tematiche dell’affidamento familiare; elaborare percorsi metodologici e operativi condivisi sul territorio nazionale; promuovere momenti formativi e di consulenza; proporsi come referente tecnico per le Amministrazioni locali e centrali nella programmazione delle politiche inerenti l’affido, le problematiche familiari e minorili connesse; promuovere iniziative di sensibilizzazione all’affido, anche in collaborazione con il privato sociale. Nel corso degli anni è cresciuto il numero degli enti locali che hanno aderito al Coordinamento ed attualmente sono oltre 70 i Centri Affidi pubblici di tutta Italia. Il C.N.S.A. ha elaborato documenti su aspetti specifici dell’affidamento(ad es. sull’affido di adolescenti, di minori stranieri, sull’affido di bambini piccolissimi), frutto della riflessione e delle esperienze condivise dei partecipanti. L’organismo si confronta periodicamente con le Associazioni del terzo settore operanti nell’affido, maggiormente presenti sul territorio nazionale. Il Coordinamento partecipa, in qualità di componente della Cabina di Regia, al Progetto Nazionale “Un percorso nell’affido”, presieduta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed è costituita dai rappresentanti del Dipartimento per le Politiche della famiglia, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dell’UPI, dell’ANCI e del Centro Nazionale di Documentazione e Analisi per l’infanzia e l’adolescenza. Il Progetto si è sviluppato partendo dalla mappatura delle realtà operanti nell’affido sul territorio nazionale, realizzando quindi eventi formativi nazionali e scambi di esperienze. Sono state infine elaborate e presentate nell’ottobre 2012 le “Linee di indirizzo per l’affidamento familiare”, la cui attuazione viene monitorata nel corso di una sperimentazione avviata in alcune città italiane, tra cui Firenze, in collaborazione con l’Università di Padova.