Milano, traffico di stupefacenti 5 arresti

Gli arrestati avevano contatti con la ‘ndrangheta per gestire traffico di droga tra la Lombardia e la Calabria. Gli arresti sono stati eseguiti in esecuzione di una ordinanza del giudice di Milano che ha accolto la richiesta della Dda. Gli arresti scaturiscono da una indagine delle Fiamme Gialle di Catanzaro che, nel febbraio scorso, avevano portato all’arresto di 43 persone. Nel corso delle indagini compiute dai finanzieri del Goa di Catanzaro è emersa l’esistenza di un asse tra Calabria e Lombardia per la gestione del traffico di stupefacenti, in modo particolare nel mercato milanese.

Già nell’operazione compiuta a febbraio scorso, chiamata “Cicala”, era emerso che grazie alla conoscenza diretta di alcuni narcotrafficanti sudamericani e spagnoli e alle ingenti somme di denaro messe a disposizione dalle cosche calabresi, l’organizzazione era in grado di procacciarsi consistenti quantitativi di cocaina e hashish destinati ad alimentare sia il mercato del nord Italia che le forniture dirette in Calabria.

Nell’operazione Cicala, inoltre, era emerso che uno dei principali promotori dell’organizzazione di trafficanti di droga era Pasquale Cicala, ritenuto esponente nel nord Italia della cosca Pesce-Bellocco di Rosarno, aveva fra i suoi referenti nel territorio milanese il corregionale Giovanni Messina, 55 anni, il quale a sua volta era in contatto con altre persone di origine calabrese, tra cui Vincenzo Ferrinda, 31 anni, e Giovanni Calabrese, 56 anni. Nel gennaio del 2010, Messina aveva avviato una trattativa per l’acquisto di una partita di cocaina fornita proprio da Giovanni Calabrese e destinata ad essere ceduta in parte a Vincenzo Ferrinda. Attraverso una serie di intercettazioni i finanzieri riuscirono a sequestrare 650 grammi di cocaina trovati a bordo dell’automobile di Vincenzo Ferrinda.