Catania, sei produzioni teatrali con due prime nazionali si alza il sipario sulla stagione 2013-2014 Turi Ferro

teatroSei produzioni teatrali, con una ‘trilogia’ affidata al sicilianissimo Enrico Guarneri. Due ‘prime nazionali’ ed una serie di mattatori della scena italiana come Giorgio Albertazzi, Margherita Buy, Debora Caprioglio e Francesco Pannofino. Si alza il sipario sulla stagione di prosa 2013-2014 “Turi Ferro”, organizzata a Catania dall’Associazione Culturale ABC. I sei titoli, 24 rappresentazioni in tutto, saranno ospitati, da novembre ad aprile 2014, al Teatro ABC di Catania. “La quarta edizione della stagione, dedicata al grande Maestro catanese e diretta da Guglielmo Ferro, – spiega Carlo Auteri, dell’Associazione Culturale ABC – è per noi motivo di grande orgoglio. Il pubblico e gli stessi abbonati hanno, negli anni, premiato i nostri sforzi. E la stagione “Turi Ferro” non gode di sovvenzioni o patrocini pubblici ed istituzionali. Resta una nostra scommessa, premiata dal crescente consenso di pubblico”.

“Questo è un mestiere che si fa per passione e per amore – esordisce così Guglielmo Ferro – e sono questi i veri motivi che ci portano a continuare e a dare il massimo, sempre con dignità e professionalità”.

 Si comincerà con un “Anfitrione” da Plauto, (dal 15 al 17 novembre), con in scena Enrico Guarneri e Debora Caprioglio, per la regia di Walter Manfrè. L’opera è da molti considerata un caso singolare nella pur vasta produzione plautina. I protagonisti sono Sosia (Enrico Guarneri), lo schiavo che incarna un’autoironia tipica della commedia di quel periodo, e Alcmena (Debora Caprioglio), moglie del generale Anfitrione.

 A dicembre (dal 13 al 15) sarà la volta di “Nel nome del padre” di Luigi Lunari; in scena, Margherita Buy e Patrick Gastaldi con la regia di P.R. Gastaldi. Il testo, scritto nel 1997 e rappresentato per la prima volta l’anno successivo, racconta la storia di Rosemary, figlia del vecchio Kennedy (e sorella del Presidente assassinato) e di Aldo, figlio del leader comunista italiano, Palmiro Togliatti. Un dramma sentimentale e molto emozionante, in cui i due protagonisti metteranno a nudo le proprie debolezze, evidenziando una rottura con i rispettivi padri e (di conseguenza) con i loro principi ideologici.

 Dopo la pausa natalizia, a gennaio, (dal 17 al 19), si accenderanno i riflettori su una nuova commedia, “E’ andata così. La vita 2.0”; un testo firmato da Giacomo Ciarrapico ed affidato a Francesco Pannofino, attore (e doppiatore) d’eccezione, nei panni di un padre, agente di viaggio, in crisi professionale e forse esistenziale, con la regia di Claudio Boccaccini. Una commedia divertente ed a tratti irresistibile, che racconta l’Italia di oggi in bilico tra l’ansia e la leggerezza dell’incoscienza.

 A febbraio (dal 21 al 23), appuntamento con la ‘prima nazionale’ di un classico di Luigi Pirandello, riadattato da Antonello Capodici; Enrico Guarneri terrà a battesimo proprio nella sua Catania questa nuova lettura scenica di “L’Uomo, la Bestia e la Virtù”. La commedia, nella sua veste attuale, si fa forte, oltre che di un’attentissima scelta degli attori, con un Guarneri superbo protagonista nei panni di Paolino (l’Uomo), anche di una regia che lo stesso Capodici definisce ‘pop’.

 Poi quattro serate a marzo (dal 13 al 16) con un mostro sacro del teatro italiano, Giorgio Albertazzi. Sarà lui ad interpretare le “Lezioni americane” di Italo Calvino, per la regia di Orlando Forioso. Un appassionante monologo, reinterpretato dal grande attore toscano. Con un palcoscenico che mostrerà pochi ed essenziali elementi, tra cui una scrivania piena di libri, una macchina da scrivere e dei quadri accatastati, Giorgio Albertazzi diventerà un insegnante di Letteratura. Ad accompagnare il racconto, una violoncellista ed una studentessa che porrà delle domande fondamentali per cercare di capire ed andare più a fondo.

 La quarta edizione della stagione di prosa “Turi Ferro” si chiuderà ad aprile (dall’11 al 13) con un’altra ‘prima nazionale’ in calendario al Teatro ABC; sul palcoscenico tornerà Enrico Guarneri che questa volta sarà “Il malato immaginario” di Molière, con la regia di Guglielmo Ferro. Un ‘classico’ di Molière, rivisitato nell’ottica del puro divertimento, grazie all’evoluzione del protagonista Argante che, da personaggio introspettivo, anziano e malato per sua condizione naturale delle versioni consuete, diviene un moderno ipocondriaco, ancora giovane e pieno di forze, che sceglie la condizione di malato per tenere in pugno chi gli sta attorno. Un subdolo ricatto esistenziale, dunque, in cui la pietà instillata si fa arma per risolvere a proprio favore i problemi della vita; in una pièce che, oltre a restituire al pubblico il divertissement originario di uno spettacolo pensato come ‘svago di corte’, consegnerà un’ennesima grande prova attoriale di Enrico Guarneri.

La rassegna teatrale catanese, prevede anche delle rappresentazioni in pomeridiana.