Modugno, la Bridgestone rimane in Puglia

Sospiro di sollievo. Firmato nella Capitale un accordo per la riconversione dello stabilimento di Modugno che in sostanza blocca non solo la chiusura, ma anche i licenziamenti dei 930 dipendenti. Bridgestone investirà 31 milioni per nuove linee, mentre le istituzioni metteranno sul piatto il coinvolgimento di Inviatalia (finanzierà il 40% dell’intervento) e quelle sulla formazione con un bando specifico da parte della Regione Puglia.

“È la migliore soluzione possibile – ha spiegato Flavio Zanonato, ministro dello Sviluppo Economico -, l’intesa esclude una soluzione esterna per l’impianto di cui era annunciata la chiusura immediata. Quando si perdono posti di lavoro è un problema ma c’è sempre la possibilità di riassumere quando riparte l’attività produttiva, quando si perde un’attività produttiva il disastro è tale che i lavoratori non vengono più protetti e l’attività difficilmente poi potrà ripartire. Abbiamo fatto un’ottima operazione”.

Oltre ai 31 milioni l’azienda prevede incentivazioni all’esodo associate all’erogazione degli ammortizzatori sociali. La Bridgestone conta di diminuire la forza lavoro di 300 unità grazie al pagamento di 60 mensilità. “Questo accordo – commenta Leo Caroli, assessore regionale al Lavoro – è un modello nazionale per gestire le crisi di altre aziende. Un modello realizzato grazie alla collaborazione di tutte le parti coinvolte. La Regione ha fatto di tutto affinché Bridgestone potesse tornare indietro rispetto a una decisione incomprensibile”.

Il piano di riconversione prevede la focalizzazione della produzione solo sui pneumatici general use, con un aumento della competitività dello stabilimento e la riduzione del costo di conversione nel complesso.