Aumenta la spesa per i ticket sanitari, in Sicilia il più alto consumo di farmaci

Stilato il rapporto nazionale sui farmaci del 2012 presentato dall’agenzia Aifa, curato dall’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali. Il 41% della spesa per i ticket è dovuto a quelli imposti dalle Regioni, il 59% è legato alla differenza di prezzo tra i medicinali a brevetto scaduto e il prezzo di riferimento.

La situazione potrebbe aggravarsi nel 2014 quando potrebbe scattare l’aumento di 2 miliardi di “compartecipazione alla spesa” per farmaceutica e specialistica prevista dalla Finanziaria del 2011. Una prospettiva che il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ha partecipato alla presentazione del rapporto, ritiene “non esistente” perché c’è nel prossimo bilancio la copertura di questa quota. In tal senso ha dato più volte rassicurazioni alle Regioni.

La tabella inclusa nel libro dell’Aifa rispecchia le diversità di condizione di “compartecipazione alla spesa” cui sono tenuti i cittadini nelle regioni italiane. Cambiano anche le fasce di pazienti esentati. Tale discrezionalità a livello locale deriva da una legge del 2001 in base alle quali le amministrazioni possono adottare delibere per richiedere a chi entra in farmacia un contributo per ricetta o per confezione. Tale disposizione, prevista come modo di compensare i deficit, è stata applicata nel 2012 quasi ovunque tranne che nelle provincie autonome di Trento, in Valle d’Aosta, Marche e in Sardegna.

Il consumo di farmaci è aumentato del 2,3% rispetto al 2011 per un totale di circa 1 miliardo di confezioni. Più pillole, sciroppi o fiale per piccoli e anziani. La metà dei bambini ne hanno preso almeno uno e 9 anziani su 10 hanno ricevuto una prescrizione durante l’anno.

L’Osservatorio conferma le differenze di genere anche nel consumo. Le donne sono le maggiori consumatrici di antitumorali, soprattutto per cancro alla mammella, e anche per quanto riguarda il sistema nervoso centrale sopravanzano del 6% il consumo maschile. La spesa però ha tenuto, è rimasta sotto controllo. Secondo Lorenzin è il risultato di criteri di “appropriatezza e anche nell’immissione in commercio di molecole a brevetto scaduto e di generici. C’è ancora grossa disomogeneità tra le regioni dove bisogna lavorare ancora”.

Il maggior consumo di farmaci si registra in Sicilia; in Liguria e Bolzano la spesa minore. Luca Pani, direttore generale di Aifa, prefigura le tendenze dei prossimi anni. “Tra 2013 e 2014 scadranno gli ultimi brevetti e si avranno benefici in termini di risparmio. Però occorre ragionare sul futuro”. Ai medicinali non più coperti da brevetto si accostano però quelli innovativi, molto costosi, che gli investimenti dell’industria hanno portato fino al letto del malato.