Iscrizione obbligatoria alla Camera di Commercio per le neoimprese

Se sei un giovane laureato che ha deciso di investire in un impresa tutta tua, devi di certo sapere come “muoverti” per garantirti tutti i tuoi interessi e diritti, sia per te che per la tua azienda. Infatti ciò che un giovane imprenditore deve sapere è che un’impresa nascente deve essere obbligatoriamente iscritta alla Camera di Commercio. Quest’iscrizione serve fondamentalmente, appunto, per avere una sicurezza nella tutela dei propri interessi, infatti la camera di commercio è un Ente pubblico che  si occupa  di collegare  tutte le aziende facenti parte di   uno specifico  territorio per dare inizio a delle condizioni  ideali per il business e quindi per garantire tutti gli interessi dell’azienda stessa. Questa registrazione, però, è necessaria alle aziende italiane, per provare la loro effettiva esistenza sul territorio  e la loro identificazione. Una volta effettuata con successo l’iscrizione, la Camera di Commercio assegnerà uno specifico codice di riconoscimento in seguito ad un confronto cautelare che ne stimi tutti  le competenze e che ne accerti che siano effettivamente vigenti  e registrate. Esistono  due suddivisioni di camera di commercio: ü  Pubblica, la quale è presente in maggior misura tra i paesi di civil law come nel caso di nazioni quali l’ Italia, la Germania, la Spagna,  l’Austria e la Francia; queste nazioni europee presentano imprese costrette a  sottomettersi alla camera di commercio, la quale, come sopraindicato,  si presenta come un Ente pubblico. ü  Privata, è presente in paesi di common law  o board of trade, in questo caso è simbolico il Belgio, dove la camera di commercio è una compagnia di diritto privato alla quale si uniscono  le imprese agendo solo secondo il loro volere. Anche il territorio di riferimento di una Camera di Commercio è molto variabile, esso di fatto,   può contenere un’unica città o  una provincia di grado intermedio che contiene delle suddivisioni, come succede nel caso particolare  dell’ Italia, quindi, va dalla provincia, poi alla  Regione, alla contea, sino a spingersi fino a  racchiudere un completo Stato.