Kakà si è autosospeso l’ingaggio per il periodo lontano dal campo

Non è una novità in casa rossonera. Tredici anni fa lo aveva già fatto Redondo a lungo fermo per un grave infortunio al ginocchio. Aveva seguito una strada simile Damiano Tommasi alla Roma. L’attuale presidente dell’Aic, vittima della rottura dei legamenti del ginocchio, aveva scelto di guadagnare solo il minimo sindacale, riducendosi lo stipendio di centinaia di migliaia di euro. Kakà ha affidato il racconto del suo stato d’animo a un video-messaggio pubblicato sul sito del Milan: “Ieri è stata veramente un brutta giornata per me perché sinceramente in questo momento non mi aspettavo un infortunio così. E’ stato brutto e difficile. Ho parlato tantissimo con Galliani, la società e i dottori. E alla fine ho deciso che non voglio niente dal Milan tranne il sostegno e l’affetto. Per questo motivo, fin quando non sarò disponibile a giocare, mi auto sospendo dallo stipendio. Chiedo solo sostegno e affetto per guarire bene. Da oggi ho iniziato già le cure, il vostro affetto in questi giorni mi dà la carica e mi motiva ad essere in campo il prima possibile. E’ un momento duro e difficile, spero di essere in campo al più presto per dare gioia a voi e anche a me”.