Ariano Irpino, assistente capo della penitenziaria si spara con l’arma d’ordinanza
L’agente di 46 anni si è tolto la vita davanti al cimitero di Gesualdo. A darne notizia Eugenio Sarno, segretario generale della Uilpa Penitenziari, che in una nota aggiunge che ammette di non trovo le parole “per illustrare lo sgomento e il dolore per quest’ennesima tragedia che colpisce il Corpo della polizia penitenziaria”. Un biglietto di poche righe per spiegare il gesto. Prima di uscire di casa, l’assistente capo di Polizia Penitenziaria che si è tolto la vita ha indirizzato il biglietto alla convivente, dalla quale ha avuto un figlio ora ventenne, nel quale spiega le motivazioni della tragica decisione.
Prima di impugnare la pistola d’ordinanza con la quale si è esploso un colpo alla tempi, il 46enne ha anche telefonata ad una sorella. Il suo corpo è stato trovato dal custode che ha lanciato l’allarme. La salma dell’agente è stata trasferita all’ospedale di Sant’Angelo dei Lombaradi dove verrà effettuata l’autopsia.