Gallipoli, misteriosa morte dell’imprenditore Giorgio Tamborrino

Sarà l’autopsia a chiarire tutti i dubbi sulla morte dell’uomo di 70 anni. I vicini hanno segnalato ai Carabinieri che da qualche giorno Giorgio Tamborrino non usciva di casa e che la sua auto era parcheggiata davanti alla sua abitazione di campagna sulla via per Sannicola.

Carabinieri e Pompieri sono andati a controllare. Cancello d’ingresso, porta e finestre erano chiuse dall’interno e non c’erano segni di effrazione. I vigili del Fuoco sono stati costretti a forzare una finestra. Una volta dentro, hanno trovato l’anziano imprenditore riverso per terra, con il comodino che gli era caduto addosso. E’ stato trasferito in Pronto Soccorso. Ai soccorritori avrebbe lasciato intendere di essere stato aggredito. I medici che lo hanno visitato non hanno escluso la compatibilità delle ferite con le conseguenze di un’aggressione. Ad insospettire, poi, ci sono alcuni i lividi alle caviglie. L’imprenditore è deceduto. Il sostituto procuratore Giuseppe Capoccia ha modificato l’ipotesi di reato: morte come conseguenza delle lesioni e domani sarà eseguita l’autopsia. Giorgio Tamborrino, ex titolare del distributore Esso che si trova all’ingresso di Gallipoli e di una casa di riposo di Sannicola, potrebbe essere caduto mentre si trovava a casa. Per terra c’era una bottiglia di vino vuota. Dai primi accertamenti non mancherebbe nulla, né sarebbe stato portato via niente. La pista dell’aggressione, al momento, viene privilegiata rispetto ad altri scenari.