Rombiolo, inaugurazione della sede sociale dell’associazione culturale Alma Tellus

Domani,  domenica 4, a Pernocari di Rombiolo, saranno inaugurati i locali in cui ha sede l’associazione culturale Alma Tellus, grazie all’impegno del sindaco dell’Amministrazione comunale di Rombiolo Giuseppe Navarra. Nell’occasione è stato organizzato un importante incontro-dibattito dal titolo “Razza maledetta o sguardo razzista? Briganti meridionalisti e antropologi positivisti: il caso del brigante Villella”. L’iniziativa rientra nell’ambito della “Campagna di impegno etico ed ecologico, per una terra che lavora con onestà, che accoglie e che raccoglie contro ogni forma di discriminazione culturale e materiale, di emarginazione e di ingiustizia sociale”, promossa dall’associazione Alma Tellus in coerenza con le proprie finalità etiche e culturali. Per l’occasione, sarà presente il sindaco del comune di Motta Santa Lucia (provincia di Catanzaro) Amedeo Colacino,  il quale è stato protagonista di una lotta contro il museo di antropologia criminale “Cesare Lombroso” dove si trovava esposto il cranio del Villella, suo antenato. A fare il punto sulla questione, sotto il profilo antropologico e storico, il prof. Vito Teti, docente di antropologia all’Unical, che al riguardo ha scritto un libro importante, “La razza maledetta”.  A caratterizzare inoltre la manifestazione la presenza del sindaco di Riace, Domenico Lucano, che attraverso il progetto di accoglienza “Città Futura”, a favore dei profughi e dei rifugiati, ha creato un’esperienza esemplare contro ogni forma di discriminazione umana, sociale e culturale, come dimostra il documentario del regista Wim Wenders “Il volo”. Gli interventi saranno preceduti dai saluti del sindaco di Rombiolo, Giuseppe Navarra, del presidente della Delegazione Vibonese di Italia Nostra Gaetano Luciano e del prof. Antonio Pugliese, presidente del Centro Pet Therapy dell’Università di Messina. Partecipa inoltre all’incontro il sindaco di Laureana di Borrello, Paolo Alvaro.

In sintonia con la tematica ma anche con l’impegno programmatico di Alma Tellus, rivolto alla riscoperta dei valori della civiltà contadina come forma di difesa e di salvaguardia culturale e sociale, affinché si possano ricreare le condizioni per un ambiente sano nei processi economici e sociali, partendo dalla difesa di madre-terra, come bene fondamentale per la vita dell’umanità, in cui il lavoro e lo sviluppo delle risorse si possano e si debbano coniugare con la giustizia sociale e con i principi etici, sarà allestita una esposizione con le sculture dell’artista-contadino Giuseppe Pugliese, il quale ha patito la discriminazione nazi-fascista nei campi di concentramento tedeschi e successivamente lavorando la terra, ha voluto esprimere la vena artistica creando delle straordinarie figure con legno di ulivo. Inoltre ci sarà una estemporanea di opere pittoriche da parte di alcuni artisti locali.

Nel corso della manifestazione, con il rito di benedizione officiato da don Francesco Pontoriero (associato Alma Tellus e parroco di San Nicola e Calimera), alla fine del dibattito sarà offerto un conviviale con cibi coltivati secondo la metodica dell’agricoltura naturale, messi a disposizione dagli associati, a partire dal pane fatto con la farina e la pasta di grano locale di questa ultima raccolta.