Il Pdl paralizza il Parlamento e frantuma il Pd

I comunisti italiani non cambiano mai. Puntano all’eliminazione dell’avversario. Non ci sono riusciti per via politica, ci provano attraverso la magistratura rossa. E dopo 20 anni di battaglie pare che possano assestare il colpo finale a Silvio Berlusconi facendolo condannare con l’interdizione dalle cariche politiche. Una violenza inaudita a cui il PdL si oppone lanciano un segnale: Letta è appeso ad un filo. Renato Brunetta chiede 3 giorni di sospensione dei lavori parlamentari e ne ottiene uno. Non piace la decisione “sprint” della Cassazione di anticipare al 30 luglio la sentenza su Berlusconi per il processo sui diritti Mediaset.

L’effetto è “devastante” non tanto per la sospensione di un giorno quanto per la frantumazione del Pd che accoglie la richiesta del PdL ma si spacca. La sospensione è stata concessa perché un gruppo parlamentare ha chiesto del tempo per fare una riunione dei gruppi. Sul sì alla mini sospensione dei lavori, però, non sono d’accordo tutti i deputati del Pd e il partito di Epifani torna “rissoso”.

Viene lecito chiedersi per quale motivo ci si accanisce contro Silvio Berlusconi quando i problemi dell’Italia e degli Italiani sono ben altri.