Tagli, la protesta parte da Taormina

pellicola_9Inizia da Taormina, dalla consegna dei Nastri d’Argento di stasera, la protesta del mondo del cinema e dell’audiovisivo contro il taglio del tax credit e la sua scadenza a fine 2014. Le associazioni di categoria, compreso il SNGCI, hanno lanciato al governo, dalle Giornate del Cinema di Riccione, un programma per mobilitare l’opinione pubblica e tutto il cinema, dagli imprenditori ai registi, dagli attori, ai lavoratori di categoria.

 Dopo la proclamazione di uno stato d’agitazione permanente, con un presidio delle sedi del Ministero della Cultura annunciato a Riccione da Riccardo Tozzi, presidente Anica, la mobilitazione passa dunque sul palcoscenico dei Festival e dei premi con maggiore visibilità. E’ il caso dei Nastri, appunto, dai quali partirà un appello al Governo in particolare per sollecitare al Presidente del Consiglio Letta, al Ministro dello Sviluppo Economico Zanonato, al ministro dell’Economia Saccomanni e al ministro della Cultura Bray un incontro immediato per ripristinare immediatamente il tax credit sulla cifra minima indispensabile di 90 milioni di Euro chiedendo che  sia stabilizzato definitivamente e che sia avviato un percorso immediato di rilancio del settore audiovisivo.

 Il taglio del tax credit, spiega infatti il Sngci nella nota condivisa con le altre categorie, ”rende impossibile progettare nuove produzioni cinematografiche, condannando il settore alla chiusura. Questa grave inadempienza vanifica oltretutto la politica di attrazione delle produzioni internazionali che stavano tornando a girare in Italia e preferiranno invece nuovamente altre location europee, con gravissimo danno per Cinecitta’ e i nostri Teatri di Posa. Cosi’ come, la mancata estensione del tax credit continua a fare dell’Italia un paese ostile allo sviluppo della produzione indipendente”.