Fiumicino, piazzano prodotti elettronici e informatici evadendo l’Iva

I malviventi reinvestivano i proventi dei loro traffici nell’acquisto di immobili, trasferiti con una serie di passaggi per poi confluire in una società “pulita”. Scoperta una maxi frode fiscale da 12 milioni di euro ad opera dei Finazieri della Compagnia di Fiumicino, comandati dal capitano Alessio Mauro, al termine di indagini che hanno portato all’arresto di una persona, a 16 denunce e al sequestro “per equivalente” di beni mobili, conti correnti e immobili a San Felice al Circeo, Sonnino e Roma, per un valore complessivo di oltre 16 milioni.

Il sodalizio, composto anche da membri di una stessa famiglia, aveva orchestrato un articolato sistema di frode costituendo sei società che acquistavano all’ingrosso, da paesi dell’Unione Europea e dalla Repubblica di San Marino, partite di prodotti hi-tech per svariati milioni di euro e le mettevano sul mercato a prezzi competitivi, grazie alla mancata presentazione delle dichiarazioni annuali dei redditi, dell’Iva e dell’Irap e all’omesso versamento delle imposte.

Dagli accertamenti dei finanzieri di Fiumicino, resi difficili dalla mancanza di tutta la documentazione amministrativo-contabile fatta sparire per impedire la ricostruzione del giro d’affari, è emerso, oltre all’occultamento al fisco di ricavi per circa 64 milioni di euro, che i proventi degli affari venivano reinvestiti nell’acquisto di immobili che venivano ritrasferiti di volta in volta a società di comodo e, infine, fatti confluire in una società pulita, di cui la moglie del dominus era la socia maggioritaria. Anche in questo caso, veniva utilizzato un espediente ingegnoso, al fine di evadere l’Iva sui trasferimenti degli immobili. Bastava dichiarare, negli atti di compravendita, che l’oggetto sociale era l’acquisto e che gli stessi immobili sarebbero stati venduti entro tre anni dalla data di acquisto. Il capo del sodalizio criminale e altri otto denunciati a piede libero dovranno rispondere dei reati di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omessa presentazione della dichiarazione annuale, occultamento e distruzione delle scritture contabili e dichiarazione infedele, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.