Napoli, cibi avariati e scaduti alle mense scolastiche e ospedaliere

Arresti domiciliari, obblighi di dimora e sospensione dai pubblici uffici. Tra i destinatari delle sei misure cautelari, tra cui un arresto domiciliare, quattro obblighi di dimora nel comune di residenza e una sospensione dall’esercizio pubblico, c’è anche un direttore sanitario di un ospedale della provincia di Napoli, raggiunto da un obbligo di dimora. L’arresto domiciliare e tre obblighi di dimora hanno colpito i quattro appartenenti (tre titolari e un impiegato) ad una ditta che opera nel settore della refezione. Un ausiliario ospedaliero è stato invece sospeso dal pubblico esercizio.

Ben 45 le persone indagate tra cui sette amministratori pubblici in carica o decaduti dalla stessa di comuni del Napoletano, del Salernitano, dell’Avellinese e della provincia di Potenza, il direttore sanitario di un altro ospedale della provincia di Napoli, un coordinatore e due dipendenti di un’Asl del Napoletano, un coordinatore di direzione sanitaria e tre medici della provincia di Napoli.

I cibi scaduti o avariati erano distribuiti in scuole materne ed istituti per anziani. Tra i fatti accertati anche diverse irregolarità nell’aggiudicazione di appalti per la fornitura di pasti a scuole ed aziende ospedale ed episodi di corruzione per l’aggiudicazione di appalti.