Da Cavallera ancora risposte insoddisfacenti sul Valdese di Torino e sul punto nascita di Carmagnola

“In commissione sanità oggi è andato in scena il solito teatrino frustrante e insoddisfacente con l’assessore Cavallera che ha cominciato a illustrare il nuovo Programma operativo per il triennio 2013/2015, ma che non è stato in grado di dare risposte sufficienti alle nostre domande. In merito alle questioni legate alla disattivazione di alcuni servizi abbiamo ricevuto risposte di chiusura da parte del titolare della sanità piemontese. Sull’ospedale Valdese di Torino Cavallera ci ha detto che l’intenzione è quella di dare seguito all’ordinanza del TAR del Piemonte che ha deliberato una sospensiva del processo di chiusura della struttura garantendo la continuità della cura fino a quando non vi sarà maggiore chiarezza. Non è possibile però perseguire questo intento se non si blocca il trasferimento del materiale di servizio e se non si garantisce la copertura di personale adeguata. Sul punto nascita di Carmagnola, oggetto tra l’altro di una manifestazione a sostegno oggi davanti Palazzo Lascaris, l’assessore ci ha riferito che l’intenzione della Giunta è quella di attenersi ai parametri esistenti che prevederebbero una soglia di 1.000 nascite: come mai questa soglia non è stata applicata per tutti i punti nascita? Savigliano e Moncalieri non possono essere le strutture di riferimento per gli abitanti di Carmagnola. Crediamo che i servizi non possano essere trattati come stringhe numeriche di una tabella di calcolo: Cavallera non faccia il ragioniere, ma l’assessore”.
E’ quanto scrive in una nota stampa il consigliere regionale Monica Cerutti, Sinistra Ecologia Libertà.