Genova, G8 2001 7 condanne definitive, 33 prescrizioni del reato, 4 assoluzioni

E’ il verdetto pronunciato dalla Cassazione nel processo sulle violenze accadute a Bolzaneto, nei gironi del G8 di Genova del 2001. I quattro imputati assolti sono Oronzio Doria, Franco Valerio, Aldo Tarascio e Antonello Talu, appartenenti alle Forze dell’Ordine. La Cassazione ha deciso la riduzione dei risarcimenti stabiliti in appello a favore dei No Global vittime di violenze nella caserma di Bolzaneto durante il G8 di Genova del 2001 e ha annullato senza rinvio alcune statuizioni nei confronti di diverse parti civili, mentre per altre ha disposto una nuova valutazione da parte del giudice civile.

I giudici della quinta sezione penale della suprema Corte hanno confermato solo in parte la sentenza della Corte d’Appello di Genova pronunciata il 5 marzo 2010 per 44 imputati, poliziotti, carabinieri, agenti e medici della penitenziaria.

Rigettato il ricorso presentato dalla procura generale di Genova, in cui si chiedeva di sollevare questione di legittimità costituzionale sul mancato adeguamento dell’Italia ai principi della convenzione europea che sanciscono l’imprescrittibilità di ogni reato commesso in violazione della norma che pone il divieto di trattamenti inumani e degradanti. In Italia non è stato introdotto il reato di tortura.

I sette imputati per cui è stata confermata la condanna sono l’assistente capo di polizia Massimo Luigi Pigozzi (tre anni e due mesi per lesioni aggravate), accusato di aver “strappato” una mano al manifestante Giuseppe Azzolina, gli ispettori di polizia Matilde Arecco, Paolo Ubaldi e Mario Turco (condannati a un anno perché rinunciarono ai termini di prescrizione), gli agenti penitenziari Marcello Mulas e Michele Colucci Sabia (un anno), e il medico Sonia Sciandra (due anni e due mesi), accusata di falso ideologico nella compilazione delle cartelle cliniche. Sciandra è stata assolta dal reato minaccia, in concorso con un altro imputato Aldo Amenta, ai danni di Giuseppe Azzolina “per non aver commesso il fatto”.