Telefona a raffica al 112, rischia denuncia per procurato allarme

Dall’1.00 alle 6.00 di lunedì notte ha digitato, con puntualità quasi maniacale, il 112. Un 50enne di San Benedetto, nello spezzino, era convinto di essere inseguito dai ladri e, per questo, ha chiesto aiuto ai militari. Dopo la prima telefonata, intorno all’1.40 di notte, i Carabinieri di Riccò del Golfo hanno raggiunto l’uomo nella sua abitazione dove, secondo le sue dichiarazioni, si stava aggirando un’estranea entrata dal sottotetto. Dalla perquisizione effettuata non è emerso nessun segno di manomissione, di effrazione né la presenza dell’ipotetica donna. Dopo aver tranquillizzato il 50enne, i militari hanno fatto ritorno in caserma. Poco più di un’ora dopo, il 50enne ha di nuovo composto il 112 per avvisare che, in casa sua, erano appena entrate tre persone. Alle 4.00, invece, la terza telefonata dello spezzino avvisava i Carabinieri della presenza di quattro estranei; estranei che, nella telefonata delle 5.00, erano diventati sei e, in quella delle 6.00 del mattino, erano diventati 16 ladri intenzionati a derubarlo di ogni cosa. Ovviamente, telefonata dopo telefonata, il 50enne ha continuato a perdere di credibilità. Mentre gli inquirenti indagano per cercare di capire se le telefonate dell’uomo siano state un episodio di follia, di malattia o uno scherzo decisamente inopportuno, il 50enne rischia una denuncia per procurato allarme.