Perugia, infanzia importante sostegno alla genitorialità

“I servizi per l’infanzia devono costruire legami con le famiglie per favorire una genitorialità sempre più positiva e responsabile. Questa sinergia rappresenta oggi un investimento sociale al quale non si può rinunciare”: è quanto ha affermato l’assessore regionale alle politiche sociali, Carla Casciari, intervenendo all’incontro “Dall’accoglienza all’ascolto: un percorso integrato tra servizi e famiglie”, che si è tenuto al Centro Congressi di Umbriafiere a Bastia Umbra. L’iniziativa, organizzata dal Centro di documentazione, aggiornamento e sperimentazione sull’infanzia della Regione, con l’Università di Perugia, il Comune di Bastia Umbra e il Gruppo nazionale nidi e infanzia, rappresenta un momento di confronto su tematiche relative ai servizi per la prima infanzia e vuole valorizzare i territori, le specificità locali e, al tempo stesso, quel sapere di prima mano che nasce dall’esperienza e che diventa competenza proprio quando l’esperienza stessa diventa oggetto di riflessione. Entrando nello specifico del tema trattato e quindi del sostegno alla genitorialità, l’assessore Casciari ha affermato che “i cambiamenti sociali e culturali della famiglia rendono necessaria la costruzione di un percorso di accompagnamento dei genitori e, in questo contesto, i servizi per la prima infanzia hanno il compito di informare, ascoltare, coinvolgere, rendere partecipi e sostenere le famiglie, con la consapevolezza che il benessere dei bambini non possa essere scisso dal supporto ai genitori. Mobilitare il potenziale educativo dei genitori diviene quindi – sottolinea l’assessore – un’azione centrale di ogni società democratica utile a garantire pari opportunità a tutti i bambini, rispetto alla quale i servizi e la scuola oggi si possono e si devono riposizionare”. “La Regione ha avviato un percorso formativo di aggiornamento per coordinatori pedagogici e per educatrici di tutti i servizi – ha concluso – A questa misura di formazione, nell’ambito dell’ultimo programma annuale dei servizi adottato dalla Giunta regionale a fine dicembre, sono state destinate risorse regionali e del Piano famiglia per una cifra complessiva di 100 mila euro. Per la prima volta i coordinatori di tutta la nostra Regione si confronteranno su tematiche comuni che riguardano alcune competenze trasversali e quindi tematiche nuove e diverse rispetto a quelle strettamente pedagogiche”.