Lutto nello sport è morto Pietro Mennea

Si è spento in una clinica a Roma, all’età di 61 anni, Pietro Mennea, ex velocista azzurro, olimpionico e per anni primatista mondiale dei 200 metri. Da tempo lottava con un male incurabile.

Pietro Mennea inizia la sua carriera internazionale nel 1971, agli Europei, piazzandosi al sesto posto nei 200 e conquistando il bronzo con la staffetta azzurra 4X100. L’anno dopo il debutto olimpico a Monaco di Baviera e la prima medaglia, un bronzo, nei 200 mentre nel ’74, agli Europei di Roma, sempre sui 200 sale sul gradino più alto del podio oltre a conquistare l’argento nei 100, alle spalle del sovietico Borzov.

Dopo qualche anno sottotono ma coronato da successi a Giochi del Mediterraneo e Universiadi (all’Olimpiade di Montreal chiuse senza medaglie), Mennea si rilancia a Praga, nel ’78, centrando l’accoppiata europea 100-200. Storica la partecipazione a Città del Messico e le Universiadi del ’79. Mennea vince i 200 in 19″72, record mondiale (il precedente primato era di Tommie Smith) battuto solo da Michael Johnson ai Trials per Atlanta ’96. L’anno dopo a Mosca, ai Giochi Olimpici, Mennea vince l’oro, beffando per due centesimi Allan Wells. “La Freccia del Sud” torna dalla Russia anche col bronzo della 4X400 e nel 1981 annuncia il ritiro salvo poi tornare sui suoi passi. Per lui arrivano altre due medaglie mondiali (bronzo nei 200 e argento nella 4X100 a Helsinki ’82) e un oro ai Giochi del Mediterraneo nei 200 mentre le successive partecipazioni olimpiche (Los Angeles ’84 e Seul ’88) gli riservano solo delusioni anche se in Corea del Sud si toglie la soddisfazione di fare da alfiere per l’Italia durante la cerimonia d’apertura e anche a Los Angeles diventa il primo uomo nella storia a raggiungere la quarta finale olimpica consecutiva nei 200. Sposato con Manuela Olivieri, Mennea ha ricoperto, a livello sportivo, anche la carica di direttore generale della Salernitana nella stagione ’98-99 ma è stato anche eurodeputato dal ’99 al 2004 e docente universitario all’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara.