Bolzano, protocollo d’intesa per prevenire l’abbandono scolastico

Recentemente è stato firmato un protocollo d’intesa per prevenire l’abbandono scolastico (drop out) nella scuola dell’obbligo che coinvolge la Provincia, la Procura presso il Tribunale per i Minorenni ed una serie di enti e servizi che prevede azioni programmate e condivise per evitare l’abbandono scolastico.

Già da due anni la città di Bolzano dispone di esperienze positive operando fermamente nei confronti di alunni che frequentano la scuola in maniera discontinua. Su iniziativa della Procura presso il Tribunale per i Minorenni la città ha firmato un protocollo d’intesa con l’Azienda servizi sociali di Bolzano, l’Intendenza scolastica e la Questura.

In base a questo protocollo d’intesa le scuole sul territorio di Bolzano hanno uniformato il loro modo di procedere contro le assenze ingiustificate dalle lezioni, ottenendo i primi risultati positivi. Sulla base di quanto ottenuto nel capoluogo si vuole ora estendere il protocollo d’intesa su tutto il territorio provinciale.

Per questo motivo è stato firmato recentemente un protocollo d’intesa che mira a porre fine al fenomeno del drop out scolastico che vede l’attivo coinvolgimento della Provincia, della Procura presso il Tribunale per i Minorenni e di una serie di enti e servizi direttamente coinvolti in questa problematica.

Il protocollo, che prevede azioni programmate e condivise per evitare l’abbandono scolastico, è stato firmato, in rappresentanza dei servizi sociali, dall’assessore alle politiche sociali Richard Theiner, da Antonella Fava, procuratore presso il Tribunale per i Minorenni, Arno Kompatscher, presidente del Consorzio dei Comuni, dagli intendenti scolastici Peter Höllrigl, Nicoletta Minnei e Roland Verra, nonché dal Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Giuliano Polito e dal Questore di Bolzano.

Il testo del protocollo d’intesa a livello provinciale prevede chiare procedure da seguire nei casi di minori non iscritti a scuola pur essendo in obbligo scolastico, nel caso di frequenza discontinua delle lezioni e di assenze per lunghi periodi.

Per le famiglie in carico al Servizio sociale la Procura presso il Tribunale per i Minorenni valuterà caso per caso l’iter da seguire insieme con il Servizio Sociale. Le altre famiglie verranno contattate dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni stessa o dalle locali forze di Polizia.

Se la famiglia respinge la collaborazione con la scuola, il direttore informerà il procuratore. Anche in questo caso verranno attivati il Servizio sociale, la Procura presso il Tribunale per i Minori e le locali forze di Polizia, contattando la famiglia ed adottando misure concrete. L’esito degli interventi intrapresi verrà verificato regolarmente. Ogni scuola designerà un referente che garantirà lo scambio di informazioni tra tutti gli uffici ed i servizi coinvolti.

Oltre alle procedure stabilite nel protocollo d’intesa i rappresentanti degli uffici, dei servizi e delle istituzioni si impegnano a promuovere azioni programmate e condivise, tra cui anche percorsi scolastici individualizzati, affiancamenti individualizzati e l’organizzazione di attività pomeridiane per migliorare il rendimento scolastico e la sensibilizzazione delle famiglie.