Talmasson, Zanin chiede chiarezza suddivisione 90 milioni Patto stabilità

Chiede una ripartizione proporzionale ed equa tra i Comuni dei 90 milioni di euro stanziati dalla Regione per il raggiungimento dell’obiettivo del Patto di stabilità. Questo per non creare discriminazioni tra comuni di seria A e di serie B. Il sindaco di Talmasson (Ud) Piero Mauro Zanin ha preso carta e penna rivolgendosi al presidente del Cal Ettore Romoli (per conoscenza anche al presidente dell’Anci Mario Pezzetta, a quello della Regione Renzo Tondo e all’assessore Elio De Anna) per esprimere le sue perplessità e avanzare alcune proposte. «Circola, in questi giorni – spiega Zanin – un prospetto nel quale appare la quota di cessione spazi finanziari della Regione. Dalla non facile lettura del prospetto, emerge con chiara evidenza come 52 comuni del Fvg non beneficeranno di alcun contributo, in quanto la loro quota sarebbe pari zero. E questo nonostante alcuni di questi comuni risultino essere virtuosi, stando sempre alle indicazioni contenute nel prospetto». Da qui le rimostranze di Zanin, che chiede maggiore equità nella ripartizione dei 90 milioni di euro: «Ciò che chiediamo – aggiunge il sindaco di Talmassons – è che i conteggi della ripartizione dello spazio finanziario regionale siano fatti in modo proporzionale tra tutti i comuni che ne hanno fatto richiesta, utilizzando come possibili parametri il saldo obiettivo Stato-Regione, le spese finali del triennio 2009-2011, l’importo dei trasferimenti ordinari assegnati nel 2013, o ancora, la somma di due o più dei precedenti parametri». La rivendicazione di Zanin va anche oltre: «Vorremmo che la Regione, tenendo in considerazione la rilevazione del 30 settembre, comunicasse eventuali spazi a disposizione, non usufruiti dagli enti locali o dalla Regione stessa, attuando pertanto una sorta di “Patto orizzontale”, dando ulteriore possibilità di spesa agli enti locali. Ciò – precisa Zanin – eviterebbe quanto accaduto nel corso del 2012, quando 81 milioni di euro non furono spesi». Il sindaco di Talmasson chiude la lettera con altri due auspici: una copertura da parte regionale dei comuni sotto i 5 mila abitanti che sforano di poco il Patto di stabilità, e l’assunzione da parte della Regione dei mutui per i contributi concessi in conto rata (liquidati in base agli stati di avanzamento ai comuni beneficiari).