Rosarno, un fine settimana da clementine

Salute. Economia. Territorio. Un trinomio vincente grazie agli agrumi della Piana di Gioia Tauro. A loro ed in particolare al clementine è dedicato il fine settimana dall’8 all’11 febbraio. Clementine Day previsto per sabato 9 febbraio, promossi dall’Assessorato all’agricoltura della provincia di Reggio Calabria e dall’associazione “Calabria & Calabresi”. Una iniziativa tesa a valorizzare uno dei prodotti identitari calabresi e della provincia reggina in particolare che viene esportato in tutta Italia.

“L’iniziativa vuole attirare l’attenzione su un prodotto tipico la cui ottima qualità viene riconosciuta dalla grande distribuzione italiana in genere – sostiene Gaetano Rao, assessore all’agricoltura e produttore agricolo – Nonostante la crisi e le note problematiche sociali connesse all’agrumicoltura della Piana di Rosarno il clementine ottenuto dagli agrumeti della Piana e della Locride può costituire un valido prodotto a sostegno del reddito agricolo provinciale. Oltre che al prodotto fresco, si pensi ai derivati ed ai prodotti a base di clementine che già si producono in piccole quantità ma che presentano grandi potenzialità. Il Week–end del Clementine ha l’obiettivo di stimolare sia la filiera agrumicola che quella agroalimentare e la ristorazione nell’incentivare la promozione di questo prodotto identitario e del suo territorio di eccellenza”.

Tre giorni in cui il Clementine sarà protagonista indiscusso. Si inizia Venerdì 8 con “Clementine a scuola” in cui gli allievi della scuola media di Rosarno si recheranno in visita guidata presso gli stabilimenti di lavorazione degli agrumi.

Sabato 9 sarà la volta del “Clementine Day”: presso l’Hotel Vittoria si terrà il talk-show condotto da Anna Aloi e successivamente il coking-show a cura dello chef executive Enzo Cannatà. Al talk-show in cui si approfondiranno varie tematiche di settore, sono previsti gli interventi del presidente della provincia Giuseppe Raffa, dell’assessore provinciale Gaetano Rao, dell’esperto di clementinicoltura l’agronomo Francesco Perri, di Giuseppe Modica del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi “Mediterranea”di Reggio Calabria, dei rappresentanti delle associazioni di categoria agricole. Contestualmente si terrà l’esposizione e la degustazione dei prodotti a base di clementine: marmellate, dolciumi, succhi, pietanze. E per queste ultime ci penserà lo chef Enzo Cannatà nel suo cooking-show: in diretta, coadiuvato da Anna Aloi, presenterà e realizzerà un menu completo a base di clementine.

Domenica infine sarà la volta di “Clementine in tour” organizzato da Ecotouring Costa Viola al fine di coinvolgere anche il comparto turistico legato all’agricoltura ed alle tipicità: visita guidata presso “i luoghi del clementine” e gli stabilimenti di lavorazione, pranzo tipico a tema e visita agli scavi archeologici di Rosarno, l’antica Medma. Tutto il programma del Week-end del clementine è disponibile sul sito www.clementineday.it.

Il Clementine è un ibrido naturale derivato probabilmente da un incrocio tra mandarino Avana e una selezione di arancio amaro denominata “Granito”. Il Clementine comune fu isolato a Misserghim in Algeria all’inizio del ‘900 da padre Clèment (da cui il nome del frutto). E’ un agrume apirene (senza semi) e per questo è molto apprezzato dai bambini, anche perchè molto dolce e per nulla aspro. E’ ricco di vitamine e soprattutto di vitamina C. Le principali produzioni di questo agrume provengono dall’Italia (Calabria, Basilicata, Puglia) e dalla Spagna. Molto spesso il clementine viene confuso con il Nova (molto somigliante, apirene e con buccia spessa, ma si tratta di un’altra specie di agrume: Tangelo nova a sua volta incrocio tra Tangelo orlando e Clementine comune) e a volte, a torto, viene chiamato addirittura  “Mandarino” (trattasi di altra specie dall’esperidio aromatico e con semi: Citrus reticulata). Quando il Nova o il Mandarino vengono coltivati nelle vicinananze di un clementineto, i frutti di Clementine risulteranno con i semi ! Oltre al Clementine comune, si trovano in commercio numerose altre varietà la cui maturazione scalare permette di ottenere il prodotto da ottobre fino a febbraio inoltrato: Spinoso, Caffin, Hernandina, Rubino, Fedele, Corsica 1, Corsica 2, ecc. ecc. In Calabria il Clementine è un prodotto tipico in quanto, se coltivato secondo specifico Disciplinare in molte aree vocate individuate, si può fregiare del marchio di Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.). In realtà gli areali previsti dal Disciplinare di produzione dovrebbero essere aggiornati: il Disciplinare (che risale al 1997) non contempla purtoppo molti Comuni in cui il Clementine di qualità viene da tempo coltivato, mentre contempla quei Comuni in cui il clementine oggi è pressocchè scomparso. Il “Clementine di Calabria IGP” viene tutelato dall’omonimo Consorzio di tutela e valorizzazione (www.igpclementinedicalabria.it) con sede a Corigliano Calabro (CS). Il Clementine in Calabria viene coltivato soprattutto nella Piana di Sibari (nel cosentino), nella Piana di Lamezia (nel catanzarese) e, con successo, nel reggino sia nella vasta Piana di Gioia Tauro-Rosarno sul versante tirrenico sia nella Locride sul versante ionico. Gli utilizzi del Clementine in gastronomia e in cucina sono molteplici.