Teresa Serrivite di Soriano Calabro al Volontariato ad arte 2013 di Cosenza

  Maria Letizia Abate, Rosetta Abate, Marigilda Bugelli, Marco Brusco, Rita Canino, Rossella Errante, Manuela Garritano, Domenico Intrieri, Andrea Mannino, Rita Mantuano, Maria Merante, Francesco Miceli, Sara Morrone, Andrea Pellegrino, Hossayn Rahimi, Silvia Redente, Francesca Rota, Gianluca Salamone, StefanoSantagata, Cristoforo Scorpiniti, Pasquale Stocco, Rosanna Turano, Patrizia Vercillo, Rita Ziccarelli. Sono  questi i giovani artisti calabresi, scelti da autorevoli storici e critici dell’arte, che esporranno dal prossimo 19 e fino al  24 febbraio a Cosenza nell’ambito della prima Collettiva “Volontariato ad arte 2013”. Si tratta di una rassegna d’arte in tutte le sue espressioni organizzata, nella propria sede, dall’Associazione Gianmarco De Maria del capoluogo bruzio. Parteciperanno, inoltre, le scuole di ogni ordine e grado cui sono destinati i giocosi laboratori di disegno e manualità. Assieme agli artisti summenzionati esporrà le sue opere fotografiche anche la giovane Teresa Serravite torinese della diaspora ma nativa di Soriano Calabro (1984). Seppur giovane è artista di gran vaglia e la sua arte, le sue immagini sono apprezzate da galleristi e critici di prestigio. Ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte di Vibo Valentia; si è laureata  nel 2008, presso l’Università della Calabria, in Storia e Conservazione del Patrimonio Artistico, Archeologico e Musicale con indirizzo Storico-Artistico. Nel 2010 si è iscritta ad un corso di laurea specialistica in Storia dell’Arte a Torino dove oggi vive. “La passione per l’arte  – ci confida – ce l’ho da quando sono bambina e la matita è il mio ‘strumento’. Negli anni degli studi  superiori mi sono avvicinata anche all’arte della fotografia. Ogni angolo che mi ispira lo guardo attentamente e scatto. Non uso tecniche particolari, scatto quello che mi piace facendo bene attenzione a luci e colori. Quello si”. I soggetti che predilige sono la natura e le opere architettoniche, il mare e il cielo coi tramonti dai particolari colori ma non mancano le albe, i boschi. Insomma tutto ciò che sprigiona magia. Nel momento della scelta del soggetto e dello scatto la nostra Teresa prova emozioni degne da “scriverci un libro” come lei stessa sostiene. E non solo. Quando si trova davanti a scatti particolarmente emozionanti, la giovane artista sorianese pensa che “ogni fotografia è unica in tutto il suo splendore; si cerca l’infinito, quell’infinito che non tutti riescono a scorgere. Perché dietro ad ogni scatto si cela  un’emozione inspiegabile che si sa già che non tornerà più”. Se non è poesia questa! Accostarsi alle immagini esposte dalla Serravate significa mettersi di fronte ad una riflessione contemplativa che giova tanto all’anima. Siamo dentro un itinerario esplorativo che non è solo interiore, non appartiene soltanto all’Autrice, ma è pregnante di tutte le sfumature che la quotidianità ci offre tra luci ed ombre, tra colori grigi e colori vivaci. La Serravate lavora occasioni e spunti sul filo della tensione, in immagini che hanno il segno di un doppio messaggio, morale e civile. E però per la sua sensibilità tutta mediterranea prevalgono colori forti, immagini penetranti e coinvolgenti, sul fondamento di un interrogativo etico, esistenziale con le sue incertezze e la volontà, l’auspicio, l’anelito di un mondo bello come una bella foto, come “un’immagine che prende vita, che trasmette qualcosa di speciale, l’immagine che diventa un’opera, un’opera  d’arte” da donare al mondo.