Sesso negli uffici della Procura arrestato il Pm di Roma Roberto Staffa

Concussione, corruzione e rivelazione di segreto d’ufficio. Sono le accuse mosse al Pubblico Ministero capitolino. Le contestazione sarebbero connesse a favori fatti dal magistrato in cambio di sesso. L’ordinanza è stata emessa dal Gip di Perugia su richiesta della Procura.

Alcuni incontri “piccanti” sarebbero avvenuti proprio nell’ufficio di Staffa, al quarto piano della palazzina B della Procura di Roma. Gli accertamenti della magistratura umbra sono partiti proprio da una segnalazione della Procura di Roma circa comportamenti anomali di Staffa. Il Pm recentemente non era stato riconfermato nel pool della Dda.
Roberto Staffa è in servizio alla procura di Roma da quindici anni, giunto da Venezia dove aveva ricoperto il ruolo di presidente di Corte d’Assise. In questa veste il magistrato condannò nel 1997 a 19 anni di carcere l’ex boss della banda del Brenta, Felice Maniero, accusato di 9 omicidi e processò i componenti del gruppo dei “Serenissimi” protagonisti di un clamoroso assalto al campanile di piazza San Marco la notte tra l’8 e il 9 maggio del 1997. A Roma tra l’altro è stato il titolare dell’inchiesta sugli aborti clandestini avvenuti presso la clinica capitolina Villa Gina che culminò con vari arresti tra cui quello del professor Ilio Spallone.