Vibo Valentia, terremoto politico il sindaco Nicola D’Agostino caccia gli assessori uddiccini Salvatore Bulzomì, Sabatino Falduto e Mario Di Fede

In un colpo solo fatti fuori il vice sindaco Salvatore Bulzomì e gli assessori Sabatino Falduto all’Urbanistica e Mario Di Fede alle Attività produttive, tutti eponenti del partito di Casini. Trema palazzo Luigi Razza. La goccia che ha fatto traboccare il vaso i “pandora” la decisione è stata presa dopo che gli esponenti uddiccini di lasciare l’aula del consiglio comunale durante la discussione sulla riduzione del numero degli assessori. Nicola D’Agostino ha quindi interrotto l’alleanza tra PdL e Udc facendo saltare il tavolo. In una situazione non facile per l’Ente schiacciato da un buco milionario, che ha portato alle dimissioni dell’assessore al Bilancio, Pino Scianò.

“Rilevato – si legge nel provvedimento del sindaco – come, con le dichiarazioni fatte dal capo gruppo Udc durante il consiglio comunale del 26 novembre e con la successiva uscita dall’aula dei consiglieri e degli assessori, sia venuto meno il rapporto politico con la formazione dell’Udc; dato atto che tale situazione è stata confermata dalle dichiarazioni del segretario cittadino dell’Udc, riportate dalla stampa odierna, secondo il quale i consiglieri del gruppo non prenderanno parte al consiglio comunale fino a quando non verrà chiarita la situazione; dato atto, pertanto, della necessità di ripristinare l’equilibrio all’interno della coalizione di maggioranza con la revoca dei mandati conferiti ai suddetti assessori”.
Una Vibo Valentia che scivola nel baratro politico dopo aver peso anche la Provincia, Ente che nel frattempo è stato commissariato.