Primarie, non prendiamoci per i fondelli

Appena ieri si sono concluse le “ Primarie” del PD, tre milioni e mezzo il numero delle affluenze alle urne e a pagamento di € 2,00 ciò significa che saranno entrate nelle casse di questo partito circa sei milioni di euro più o meno.

E’ proprio vero gli italiani hanno voglia di votare, lo hanno fatto in tempi che furono convinti che il loro voto avesse valenza, quando invece si è scoperto che questo non era vero, perché il popolo non detiene più la sovranità, insomma siamo stati tutti raggirati me compreso alla meglio maniera.

Noi purtroppo ricadiamo sempre nello stesso errore e quindi significa che non abbiamo imparato nulla dal passato, tanto  è vero che siamo giunti al capolinea di una situazione maleodorante ed ammuffita, da buttare via alle ortiche, ricominciando di nuovo con altra gente.

Ma ieri è stato penoso assistere allo spettacolo di gente in coda per delle ore per votare. Giusto o sbagliato che sia non sta a me giudicare, certo che noi quel “cambiamento” da più parti agognato non riusciremo mai a farlo, forse perché sotto sotto ci sta bene l’attuale situazione e non importano più i morti suicidati, non importano più le tasse elevate, non importano più le generazioni tagliate, non importano più i poveri che si aggirano presso i refettori della Caritas o i cassonetti, o nelle piazze alla fine del mercato, la repressione attuata da Equitalia!, l’importante è andare a votare per affermare o per confermare le stesse facce di un teatrino d’opera buffa.

Dovremmo attuare invece la disubbidienza “ elettorale”, recarsi alle urne con l’intento di fare annullare il proprio voto con quel verbale da fare emettere dal Presidente del Seggio della propria Circoscrizione. Allora si che forse a qualcosa si potrebbe giungere! Così com’è stato ieri, noi non andremo da nessuna parte.

Utilizzando il termine improprio “ navigare sul web “ quando si potrebbe dire “ curiosando” invece, ho letto tante  pagini e tutte con lo stesso tema: il lagnarsi da destra a manca, ma solo a parole perché una cosa è lo scrivere sulla propria pagina di face book ad esempio, male di questo o di quell’altro, ma una cosa invece è l’andare poi a fare la coda per votare! E allora? Che doppio gioco sarà mai questo!

Invece sarebbe opportuno di essere più coerenti, più onesti con se stessi e poi con gli altri, più solidali con tutta quella gente che “ non esiste “ e che non potrà avere una ragazza, un futuro, un prestito in banca, l’onore del sacrosanto lavoro, che si vede la propria dignità calpestata dagli sporchi utili interessi e dal tornaconto personale. Allora finiamola di prenderci per i fondelli, non riempiamo pagine di insulti, di fotografie, di vignette, e di altre cose ancora se poi come pecoroni in fila andiamo a votare, ma che razza di popolo siamo?

Dopo l’uscita del mio Editoriale, mi sono giunte moltissime e-mail e fra queste vi faccio leggere questa che segue, alla quale dovreste rispondere voi, dato che io non saprei proprio che scrivere! E’ il grido di una generazione che non esiste, che non ha alcun diritto tranne quello di sopravvivere in seno alla famiglia fino a quando questa sarà in grado con grandi sacrifici di aiutarlo.

“   Ciao Vincenzo,

come stai? che mi dici? Ho letto adesso il tuo articolo come sempre fa riflettere….ma purtroppo anche incazzare. Mi sento come una bomba ad orologeria e come me tante altre persone pronte ad esplodere per scendere in piazza…. è sempre un dolore vedere padri di famiglia, precari, disoccupati ormai massacrati da tante schifezze che fanno perdere la dignità di uomo…

In quanto a me, dopo 4 anni sono ritornato a collaborare con l’università (è una collaborazione che paragono ad una bombola di ossigeno che viene data all’ammalato) durerà un paio di mesi per poi ritrovarmi di nuovo a combattere…

PS: ho chiamato a Udine l’azienda che mi hai  segnalato ma cercavano figure professionali che non corrispondevano alla mia….

Andiamo avanti come quella nave (chiamata Italia) che dopo essere stata colpita sta cercando di approdare in un isola felice per non affondare….. il dubbio è: ma esiste questa isola felice? Tu ci credi? Io a 40 anni senza un vero lavoro con la mia famiglia in difficoltà sia di salute che economiche….purtroppo ho tanti dubbi per il mio presente e solo un briciolo di speranza per il mio futuro senza pensione e tante paure….a 40 anni ho paura di invecchiare e sperare magari in una mia morte precoce per non soffrire appena inizieranno i primi acciacchi e non avrò più la forza di cercare un lavoro.. Che Dio ci aiuti!

Un saluto e scusami per questo sfogo…….  “

Intanto voi godetevi pure la soddisfazione di aver compiuto il proprio dovere andando a votare il nulla, il niente! Pagando pure.