I sindaci della costiera crotonese rivendicano la corresponsione delle royalties derivanti dall’estrazione del metano

“Manifestiamo la profonda rabbia delle nostre comunità per una situazione che, se non avesse ripercussioni preoccupanti per i nostri territori, potremmo dire che sta assumendo le dimensioni di una farsa. I singoli bilanci dei comuni, già approvati, sono a rischio, opere pubbliche fondamentali sono ferme al palo, i servizi ridotti al lumicino. Ci chiediamo, ma soprattutto chiediamo ai rappresentanti della Regione Calabria per quanto tempo ancora saranno negati i legittimi diritti ai comuni costieri del crotonese che rappresentiamo. Evitiamo un lungo elenco di lettere, di sollecitazioni, di incontri che si sono succeduti in questi mesi dove più volte è stato evidenziata la necessità di ottenere dai comuni i loro legittimi diritti, milioni di euro derivanti dall’estrazione del metano che spettano per legge ai comuni costieri del crotonese che per la Regione Calabria rappresentano non un entrata contabile ma una partita di giro”.  Così scrivono in una nota indirizzata alla Regione Calabria gli otto sindaci della costiera crotonese per denunciare che ad oggi non ci sono notizie circa la corresponsione delle royalties derivanti dall’estrazione del metano dal mare spettanti per legge ai comuni costieri compresi nell’area di estrazione del metano. I sindaci di Crotone Peppino Vallone, Cutro Salvatore Migale, Isola Capo Rizzuto Carolina Girasole, Strongoli Luigi Arrighi, Cirò Marina Roberto Siciliani, Cirò Mario Caruso, Crucoli Antonio Sicilia e Melissa Gino Murgi sottolineanole risultanze dell’ultima comunicazione susseguente alla manifestazione che istituzioni, associazioni e cittadini hanno tenuto presso la sede della Regione Calabria lo scorso 24 settembre. Manifestazione che ha visto una delegazione di sindaci ricevuta dal Presidente del Consiglio Regionale e dai Capigruppo con la presenza della Vice Presidente della Regione e dell’Assessore all’Ambiente”. I sindaci firmatari della nota ricordano che nel settembre scorsoci è stato comunicato che nell’impossibilità, per il rispetto del patto di stabilità, di mettere in esecuzione quanto sancito da apposita legge regionale, vale a dire la corresponsione di due annualità di royalties ai comuni delle sette che ancora gli stessi accreditano sarebbero state corrisposti complessivamente due milioni di euro a titolo di anticipazione entro pochi giorni. E’ inutile sottolineare che quei giorni si sono trasformati in settimane e mesi ed allo stato è il silenzio che la fa da padrone”. Lo sfogo dei primi cittadini creditori delle royalties si fa ancora amaro perché, come scrivono, “non possiamo tollerare, sono i nostri cittadini che non possono tollerare, che quella che noi consideriamo una commedia delle parti si trasformi a causa di questa inerzia regionale in una tragedia per le nostre comunità”. Insomma i sindaci, nel concludere  il loro appello rivolto  al Governatore Scopelliti e all’esecutivo regionale, invitano a “procedere con gli opportuni provvedimenti fermo restando che le conseguenze delle inerzia che stiamo registrando cadranno sul governo regionale che si sta dimostrando sordo alle esigenze di intere comunità che hanno la quasi certezza di violare il patto di stabilità”.