Le dimissioni del Capo della CIA

David H. Petraeus Direttore della CIA ha lasciato il suo incarico. Si è dimesso adducendo come motivo il fatto di aver tradito la moglie “comportamento non accettabile per un Leader”. Parole eticamente apprezzabili che forse però mascherano ben altri motivi a monte delle dimissioni avvenute appena dopo l’insediamento di Obama. Il tradimento, nonè avvenuto sicuramente nell’ultima settimana ed il neo eletto Presidente sembra averle accettate senza nessun tentativo di recupero, prassi inusuale almeno sul piano formale, a meno che non sia stata concordata in precedenza. Una decisione del Leader del più importante Servizio di Intelligence nel mondo, già Comandante della Coalizione militare protagonista della guerra in Iraq e voluto proprio da Obama al Comando di ISAF in Afghanistan, in sostituzione del Generale Stanley Mc Chrystal richiamato in Patria dopo un’intervista in cui aveva espresso valutazioni non in linea con quelle del Presidente. Un Obama che solo dopo otto mesi decise di richiamare anche Petraeus per assegnargli il prestigioso incarico di responsabile della CIA. Una scelta probabilmente dettata dall’esigenza di eliminare il rischio di dover competere con Petraeus invece che con Romney in occasione delle recenti elezioni. David Petraeus ha un curriculum di tale valenza da sembrare impossibile che lasci il suo incarico solo perché ha tradito la moglie. Una motivazione assurda in particolare in un Paese assolutamente liberista in termini di rapporti coniugali e che qualora fosse il vero motivo lascerebbe seriamente dubitare sull’efficacia di un servizio di intelligence come la CIA il cui Capo non riesce a coprire una relazione extraconiugale. Altre sono, invece, le possibili ipotesi. Prima fra tutte quella legata all’attacco all’Ambasciata di Bengasi in Libia avvenuto peraltro l’11 settembre ricorrenza dell’attentato alle Torri Gemelle e come tale data a rischio di azioni terroristiche. In quella occasione quattro americani trucidati dalla folla. L’Ambasciatore degli Stati Uniti ed altri tre Agenti della CIA sotto copertura. Un evento di cui Obama avrebbe dovuto rispondere al Paese e di cui Petraeus era stato accusato di aver gestito male. Un episodio di cui lo stesso Segretario di Stato, Hilary Clinton, si è assunta le responsabilità alla vigilia del secondo dibattito televisivo della campagna elettorale fra Romney e Obama seguita di lì a poco dall’annuncio delle sue dimissioni dall’importante carica istituzionale per un secondo mandato del Presidente uscente. Petraeus si è dimesso alla vigilia della data in cui avrebbe dovuto relazionare al Congresso sui fatti di Bengasi. Due dimissionari forse per lo stesso fatto. Hilary con la motivazione di volersi ritirare a vita privata, Petraeus perché aveva avuto una relazione extraconiugale. Più ipotizzabile, invece che la prima con la prospettiva di essere designata dal Partito Democratico aspirante Presidente nel 2016 sia stata consigliata a farsi per ora da parte. Il Generale, invece, sia stato costretto ad un passo indietro per divergente con Obama proprio sugli eventi di Bengasi, alla stessa stregua di quanto avvenne in passato per il suo ex collega Mc Chrystal. Divergenze che riguarderebbero proprio gli jihadisti libici che Petraeus voleva punire pesantemente mentre Obama vi aveva rinunciato. E’ caduta forse la prima testa dell’Obama bis. Speriamo che il Presidente non continui ad usare i suoi Generali come se fossero allenatori di una squadra di baseball. 10 ott. 2012 – ore 19.00