Soppressione Provincia Crotone, il presidente del Consiglio Proto scrive agli studenti

Questo pomeriggio con una nota diffusa dalla sede della Provincia di Crotone, il Presidente del Consiglio provinciale Benedetto Proto, a seguito del Decreto che stabilisce l’accorpamento della provincia crotonese alla vecchia Provincia madre di Catanzaro, si rivolge agli strudenti del territorio.  Qui di seguito la lettera.
 
 
“Nello scrivervi queste poche righe è tanta l’emozione che provo, perché voi state frequentando le scuole di questo bello e complesso territorio, così come ho fatto io qualche anno fa ormai. Ma io sono stato più fortunato di voi, sono cresciuto in un momento storico nettamente migliore sia per Crotone che per l’intero Paese. Seppure sin da allora erano tanti gli elementi che lasciavano ipotizzare che, se trascurati, alcuni fattori di crisi avrebbero portato col tempo a gravi conseguenze. Oggi le condizioni che stiamo, malgrado noi, sopportando sono solo l’effetto di quella superficiale attenzione prestata negli anni alla nostra regione. Il mio ruolo istituzionale di Presidente del Consiglio provinciale, organo costituito dai rappresentanti di tutto il territorio e che quindi maggiormente rappresenta ogni ambito, non solo politico, ma anche culturale e sociale della provincia, mi obbliga a non nascondervi il reale scenario che da qui a breve potrebbe concretizzarsi e che inevitabilmente coinvolgerà ognuno di voi, che siete maggiormente esposti, poiché le scelte prese oggi condizioneranno in maniera determinante il vostro futuro. Dovete sapere che sotto le mentite spoglie della necessaria riduzione della spesa pubblica, il governo nazionale sta calpestando lo strumento che è fonte di garanzia primaria per tutti i cittadini italiani, mi riferisco alla nostra Carta costituzionale e lo sta facendo a colpi di decreti legge, strumenti giuridici previsti unicamente per casi di necessità ed urgenza.
La nostra Provincia, organo di governo locale previsto dalla Costituzione, rischia di essere cancellata e con essa anche tutti gli sforzi, i sacrifici e le battaglie dei nostri genitori e dei nostri nonni per vedere riconosciuta la nostra identità che per troppo tempo è stata fortemente negata, proprio da chi anche oggi tenta di appropriarsi di ogni nostra ricchezza, materiale e morale. Seppure non posso assicurarvi che questa nuova battaglia ci vedrà nuovamente vittoriosi, sono certo che sia giusto che in ogni crotonese, ed a maggior ragione in chi attualmente riveste ruoli cardine nella società, debba esserci forte il sentimento di appartenenza e di orgoglio di far parte di questa meravigliosa comunità. Lottare per essa equivale a difendere il nostro diritto ad avere speranza nel futuro. Miei cari ragazzi, comunque questa vicenda andrà a finire, ricordatevi sempre, ovunque voi andrete, ovunque porterete la vostra competenza e vitalità, di ricordare al mondo che voi siete crotonesi. Che siete i figli di una gloriosa città nata prima di Roma, che ha visto tra i suoi uomini migliori, scienziati, filosofi e artisti che tutto il mondo riconosce come crotonesi. Siate sempre orgogliosi di voi stessi, della vostra storia e delle vostre radici”.