Albanesi gestivano traffico di clandestini a Fiumicino

Sgominata una banda si stranieri dalla Polizia di Frontiera del Leonardo Da Vinci. A favorire la gang, in cambio di mazzette, c’era anche un Carabiniere dello scalo di Ciampino. Le indagini degli investigatori della Polaria di Fiumicino, coordinati dai dirigenti Antonio Del Greco e Rosario Testaiuti, sono partite dall’arresto di una 30enne italiana, sorpresa mentre tentava di far imbarcare per Dublino tre cittadini albanesi, in possesso di carte d’identità italiane falsificate, utili ad acquistare i biglietti aerei. La Polizia ha subito compreso come dietro la donna si celasse una grossa organizzazione criminale, con canali ben radicati nella Capitale, che riusciva a spostare verso il Regno Unito un rilevante numero di cittadini albanesi.

Biglietti alla mano, gli stranieri entravano nelle aree sterili degli scali romani, dove venivano venduti loro i falsi documenti. Dopo appostamenti e pedinamenti, i poliziotti hanno stretto il cerchio intorno ai trafficanti, tutti albanesi, arrestati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Al Pastine di Ciampino la banda poteva contare sull’aiuto di un militare che favoriva l’espatrio illegale in cambio di soldi. Per lui è scattato l’arresto, nato dalla collaborazione del locale comando dell’Arma, con l’accusa di corruzione.