Gioia Tauro, azione di contrasto della Guardia Costiera alla cattura degli spadini

Gli uomini ed i mezzi della Guardia Costiera di Gioia Tauro, durante la settimana, sono stati impegnati in un’intensa attività di controllo sia a terra con pattuglie automontate, sia in mare con le motovedette, finalizzata ad accertare e reprimere le violazioni in materia di pesca in genere, con particolare riguardo all’annoso fenomeno della pesca abusiva di pesce spada novello, chiamato spadino, che in questo periodo dell’anno si trova  nel nostro mare.

Difatti, nonostante l’intensa attività repressiva operata nei giorni scorsi, i pescatori di frodo continuano ad effettuare questo tipo di pesca illegale, in spregio alle vigenti disposizioni di legge in materia ed ai decreti emanati dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, che al fine di tutelare tale specie ittica ne vietano, dal 1 Ottobre al 30 Novembre, la cattura nel Mar Mediterraneo, la detenzione e la commercializzazione di qualunque esemplare di pesce spada.

Numerosi gli attrezzi da pesca illegali, collocati appositamente in mare per la cattura del pesce spada novello, sono stati posti sotto sequestro nella giornata di ieri dai militari della motovedetta CP 827 della Guardia Costiera di Gioia Tauro, nello specchio acqueo antistante i litorali di Palmi e Seminara.

L’attività dei militari ha permesso di liberare in mare numerosi esemplari di spadini, che avevano abboccato agli ami dei palangari, impedendone l’illegale commercializzazione.

Le informative di reato sono state trasmesse alla Procura della Repubblica di Palmi, per l’avvio dei procedimenti penali.

L’attività  di tutela delle risorse ittiche continuerà anche nei prossimi giorni con tolleranza zero e non sarà limitata ai soli pescatori di frodo ma anche agli esercizi commerciali ed ai consumatori finali, che acquistando specie ittiche attualmente protette compiono azioni penalmente rilevanti, incentivandone la cattura da parte dei pescatori di frodo.

Il consumatore, secondo le disposizioni dei legge, acquistando il novellame di pesce in genere e nello specifico di pesce spada, si troverà con una denuncia alla Procura della Repubblica.

L’auspicio è che la mancanza di domanda da parte degli acquirenti ed i controlli di polizia operati dalla Guardia Costiera in mare e sul territorio, scoraggino tale fenomeno di pesca illecita per favorire il naturale ripopolamento del pesce spada.